Secondo un rapporto della società di consulenza Ambrosetti, pubblicato mercoledì sul sito digitale del quotidiano L’Eco di Bergamo, il Paese è primo nell’Unione Europea per citazioni nelle pubblicazioni scientifiche, mentre è al primo posto nella classifica europea Unione in termini di citazioni nelle pubblicazioni scientifiche. Quarto posto nei brevetti e terzo nell’export del settore.
Lo studio ha misurato la competitività degli ecosistemi di ricerca e innovazione nel campo delle scienze della vita tra 25 paesi dell’UE prendendo in considerazione i dati degli ultimi otto anni.
Sono stati analizzati 13 indicatori relativi al capitale umano, alla vitalità aziendale, alle risorse necessarie per sostenere l’innovazione e all’efficacia dell’ecosistema dell’innovazione.
Complessivamente, secondo l’analisi, quest’anno l’Italia si colloca all’ottavo posto, risalendo di un gradino rispetto alla posizione che aveva nel 2022, pur mantenendosi comunque al 12° posto in termini di capitale umano qualificato.
Valerio De Moli, Direttore Generale di Ambrosetti, ha affermato al riguardo che “è positivo che il Paese abbia guadagnato una posizione nel 2023 rispetto al 2020 e si collochi all’ottavo posto tra i Paesi a più rapida crescita”, pur ammettendo che “è necessario per colmare il gap in termini di Nei migliori Paesi europei”.
“In particolare, i risultati evidenziano l’urgente necessità di intervenire sul capitale umano, migliorare la fidelizzazione dei nostri migliori ricercatori e l’attrattiva dei talenti stranieri”, ha aggiunto l’esperto.
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