Algeri, 22 gen. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è sbarcato questa domenica in Algeria nell’ambito di una visita di amicizia e di lavoro per cementare un’alleanza energetica con il Paese nordafricano che ha fatto della Russia il suo principale fornitore di gas.
Durante il viaggio di due giorni, Meloni si è accordato con l’Algeria, dove il suo predecessore, Mario Draghi, ha visitato due volte il Paese nordafricano l’anno scorso nel mezzo di una crisi energetica derivante dall’invasione russa dell’Ucraina. Gli acquisti di gas da questo paese dovrebbero essere aumentati.
La visita rientra nella promozione del cosiddetto “progetto Mattei”, che mira a fare dell’Italia un ponte per le relazioni energetiche tra il Nord Africa e l’Europa, collegate dal gasdotto “Transmed” in partenza dal deserto algerino. Sicilia.
Saranno inoltre previsti incontri bilaterali per accrescere la cooperazione imprenditoriale e lo scambio di innovazioni tecniche, per i quali Meloni è in viaggio con Carlo Bonomi, presidente di Confindustria.
Al suo arrivo all’aeroporto internazionale Huari Boumedien di Algeri, Meloni è stato ricevuto dal premier algerino Aymen Benabderrahman, con il quale nel pomeriggio avrà una cena ufficiale.
Domenica Meloni renderà un omaggio floreale al Santuario dei Martiri e visiterà i Carabinieri, una nave militare italiana che ha attraccato nel porto di Algeri durante questo viaggio per celebrare il trentesimo anniversario del trattato. Il 27 gennaio 2003 è stata firmata l’amicizia tra i due paesi.
Lunedì mattina il Presidente del Consiglio italiano si fermerà al Giardino (Enrico) Matte in onore del fondatore dell’azienda energetica italiana NI e visiterà la storica Caspa prima di dirigersi verso il palazzo presidenziale “Al Muradia”. Avere un incontro con il presidente Abdelmadjid Deboun.
L’Italia è riuscita a ridurre sensibilmente la propria dipendenza energetica dalla Russia, importando da essa il 40% dei propri acquisti di gas e avendo ora il Paese nordafricano come principale fornitore.
L’Algeria è il terzo fornitore di gas naturale in Europa e il più grande esportatore di gas naturale nel continente africano.
Nel frattempo, le principali società energetiche italiane Eni e Snam hanno aumentato la loro presenza in Algeria e la scorsa settimana hanno chiuso un accordo per la gestione del gasdotto Transmit che trasporterà il gas dall’Algeria al Paese europeo attraverso la Tunisia.
La società italiana Eni ha avviato la produzione da due giacimenti di gas a sud di Bergin, in Algeria, in ottobre, che contribuiranno a soddisfare la domanda nel mercato europeo.
Durante il suo mandato, Draghi si è impegnato a volumi aggiuntivi di gas algerino di oltre 4.000 milioni di metri cubi entro il 2022, e un aumento progressivo quest’anno e il prossimo fino al raddoppio delle attuali importazioni.
Questa è la prima visita di Meloni in Nord Africa da quando ha assunto l’incarico di capo del governo italiano lo scorso ottobre. E questa è la terza visita del Presidente del Consiglio italiano in Algeria quest’anno.
Abdelgrim Touaria, ambasciatore algerino a Roma, ha ribadito questa settimana la necessità di rafforzare l’asse di cooperazione Algeri-Roma a livello politico ed economico e ha sostenuto lo sforzo per fare del Paese europeo un “centro operativo” nell’export verso l’Europa. combustibili algerini.
“Attualmente siamo il principale partner energetico dell’Italia. Ma il nostro obiettivo è andare oltre”, ha detto l’ambasciatore. EFE
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