Il tasso di disoccupazione in Italia è del 9,5%, con un ampio divario tra la piena occupazione registrata nella regione autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige) e quasi il 20% in Campania (Napoli). Un enorme divario tra il nord e il sud del paese si ripete in quasi tutte le mappe che analizzano la situazione sociale ed economica del paese. Il tasso di disoccupazione, infatti, è solo una parte della realtà lavorativa che il Paese sta vivendo Tasso di attività La mappa dell’occupazione spiega più o meno l’Italia e le sue complessità interne.
La disoccupazione non riflette l’intera realtà sociale ed economica, per non parlare dell’Italia. Oltre ai disoccupati bisogna aggiungere i giovani disoccupati che non hanno mai avuto un lavoro registrato; Altri che continuano a studiare e a sovraqualificarsi per essere competitivi; Funzionari della mafia e della criminalità organizzata; E altri lavoratori dell'economia sommersa, affittuari, prepensionati o casalinghe.
Il risultato è una mappa in cui le differenze Nord-Sud nei tassi di disoccupazione raddoppiano se si tiene conto del tasso di attività. Cioè una vera e propria mappa occupazionale della popolazione italiana. Pertanto, mentre il tasso medio di disoccupazione in Italia è del 9,5%, la percentuale di persone che possono e non lavorano è del 41,8%.
Qui le differenze geografiche tornano ad aumentare. A Bolzano, nel nord del Paese, lavora il 70% della popolazione in età lavorativa, mentre al sud, in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, meno della metà della popolazione in età lavorativa ha un lavoro. .
La mappa della disoccupazione in Italia
In Campania, Calabria e Sicilia, infatti, il tasso di attività supera appena il 40%. Cioè, su 10 persone in età lavorativa, solo 4 lo fanno.
Ciò non solo indica l'esistenza di profonde disparità nel mercato del lavoro nel Nord e nel Sud Italia, sulla mappa dell'occupazione, ma indica anche l'esistenza di differenze significative nelle strutture sociali.
Mappa del PIL pro capite in Italia
Le quattro regioni con un tasso di attività inferiore al 50% hanno profonde radici mafiose nei loro territori. La Camorra in Calabria, la Sacra Corona Unita in Puglia, la 'Ndrangheta in Calabria e Cosa Nostra in Sicilia.
La mafia che controlla il business dei rifiuti o dell’immigrazione, che si è rafforzata durante la pandemia di Covid-19, e che mantiene un’importante economia sommersa che copre non solo i propri lavoratori, ma intere imprese e la struttura del lavoro informale che ruota attorno ad essi.
Geografia politica dell'Italia
Al contrario, il Nord è stato integrato Banana blu L'Europa, la regione più dinamica del continente, dove Aree industriali italiane. Un sistema produttivo caratterizzato da elevati investimenti in ricerca e sviluppo e che si adatta rapidamente alle crisi, generando manodopera qualificata e non qualificata altamente stabile.
Nel frattempo, la società del Sud è molto più tradizionale, con investimenti ridicolmente inferiori in ricerca e sviluppo complessi e investimenti aziendali. Il che si traduce anche in una mappa occupazionale con una maggiore percentuale di percettori di lavoro, studenti a tempo indeterminato e lavoro a domicilio in tutto il Sud Italia.
Mappa della R&S in Italia
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