La mafia e le intercettazioni in Italia – Diario El Ciudadano y La Region

La mafia e le intercettazioni in Italia – Diario El Ciudadano y La Region

È stato un inverno piovoso, come tanti inverni precedenti a Palermo e in Sicilia, dove, come nel resto d’Italia, l’arresto di uno dei principali boss mafiosi, Matteo Messina Tenaro, è stato visto con una certa indifferenza.

Poiché più volte sono state pronunciate espressioni popolari che invocavano l’impegno politico e sociale per porre fine alla mafia, nessuno si è fatto avanti per applaudire o chiedere giustizia nelle piazze. Intanto il governo di Georgia Meloni sembra aver letto male la realtà e sta promuovendo una legislazione per limitare le intercettazioni giudiziarie che hanno permesso l’arresto di Messina Tenaro.

A complicare ulteriormente la situazione, i leader di Fratelli d’Italia (Fratelli d’Italia), il partito di estrema destra al governo, hanno manifestato la loro impunità e hanno utilizzato intercettazioni telefoniche su un anarchico detenuto per fini politici. In Italia, colpita dall’aumento del prezzo del carburante, ieri c’è stato molto fermento su questa vicenda dove i partiti di opposizione chiedono le dimissioni di due ministri. Lo stipendio non è sufficiente e non c’è alcuna aspettativa di aumento di stipendio.

“Non credo che l’abbiano preso. Penso che tutti sappiano chi è e dove si trova (Denaro Messina)”, ha detto Rosario, tassista palermitano che da tempo diffidava della politica e ora della polizia.

Il 16 gennaio è stato arrestato Matteo Messina Tenaro, uno dei più importanti boss mafiosi in Italia e in tutta Europa. In un ospedale di Palermo il “capo” è stato arrestato mentre era ricoverato per una grave malattia che lo colpiva sotto falsa identità. Le indagini sono state trasferite a Campobello di Mazara in provincia di Trapani, dove il boss mafioso conduceva una vita quasi normale. Ha comprato generi alimentari, ha noleggiato auto, è andata dal parrucchiere e ha pagato per il sesso. È stato rivelato che anche ieri era in viaggio con un fidanzato che si è presentato davanti ai carabinieri dicendo di non conoscere Messina Tenaro.

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Al momento ci sono più domande che domande definitive su uno degli arresti italiani più significativi della memoria recente. Pochi ricordano un episodio della serie Montalbano in cui un boss mafioso fu colpito da una malattia mortale.

Da Roma il governo Meloni, che inizialmente cercò di approfittare della caduta del denario Messina, discute dei propri errori. Per prima cosa, il suo governo propone di ridurre la possibilità di intercettare un giudice per condurre indagini nel momento preciso in cui la polizia arresta il principale boss mafioso del paese.

Il 19 gennaio il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha proposto che i giudici non abbiano dispositivi di intercettazione. Noto per aver indagato sulle Brigate Rosse e Tangendopoli, Nordeau ha proposto una svolta copernicana di fronte alla definizione di “abuso” delle intercettazioni, soprattutto nei confronti di persone governative. Di fronte a ciò, i partiti di opposizione hanno criticato il governo.

Tuttavia, gli uomini di Meloni hanno mostrato i loro doppi standard e hanno usato queste intercettazioni per diffamare il leader anarchico imprigionato e scioperante della fame Alfredo Caspido.

L’opposizione ha chiesto le dimissioni del deputato di Hermanos d’Italia Giovanni Doncelli e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro dopo che il primo aveva promesso in parlamento di aver negoziato con i boss mafiosi.

Nel frattempo, il governo Meloni sta cercando in modo irregolare e insensato di proteggersi e farsi dei nemici, mentre la pioggia e gli inverni freddi stanno trasformando l’Italia, dove i prezzi del carburante aumentano ma i salari no.

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