Bilbao Il settore delle macchine utensili è un buon termometro per la situazione industriale perché anticipa lo sviluppo dell’economia. Nessuna azienda acquista macchine nuove se non trova il modo di renderle redditizie producendo meglio, più economiche o in quantità maggiori. In questo senso, l’Afm del gruppo basco segnala che c’è luce in fondo al tunnel perché «gli ordini sono già leggermente superiori a quelli del 2019, ultimo anno pre-pandemia, e la produzione raggiungerà i numeri pre-COVID nel primo trimestre. Nel 2022”, secondo un direttore AFM di cui sopra, Xabier Ortueta.
Un’altra buona notizia che incoraggerà il miglioramento della produzione è che ad ottobre l’attività fieristica del settore riprenderà con la celebrazione della più importante competizione di macchine utensili al mondo, l’EMO italiana di Milano
Questa fiera, secondo la sua direttrice, Barbara Colombo, beneficerà dell’attrazione di investimenti in Italia, favorita dall’importante aiuto finanziario istituito quest’anno dal Governo di Roma per promuovere la modernizzazione industriale per aiutarla ad essere più competitiva in futuro – un Paese che consuma sempre più macchinari ” Quest’anno è aumentata del 10,1% mentre in Germania cresce dell’8,7%”.
Il presidente di AFM Cesar Garbalina ha sottolineato che EMO segnerà la via del ritorno alla normalità perché “si vede davvero il dinamismo nei settori e nei mercati dei clienti” dello strumento automatizzato.
Il risultato di questa fiducia nella ripresa economica, ha detto Ortoita, è che la fiera italiana vedrà “36 aziende AFM presenti”. Per l’industria basca delle macchine utensili, la più importante del Paese spagnolo, che è il decimo produttore di macchine al mondo, la partecipazione a EMO è essenziale. “È la più grande fiera del settore, che si svolge nel posto giusto e al momento giusto”, ricorda Garbalina.
Xabier Ortueta ha rivisto la ripresa del settore: “Da novembre 2020 il miglioramento è notevole, anche se eterogeneo in tutti i settori. Il primo si sta sviluppando meglio dalla distorsione ancora bassa, e la macinazione mostra un’ottima cattura di nuovi ordini”.
Per quanto riguarda i clienti, ci sono settori come “l’automotive per dubbi sul futuro delle auto e l’aviazione per la sospensione dei voli, che sono ancora deboli”.
Xabier Ortueta ha evidenziato l’importante peso della macchina utensile basca nel settore e ha osservato che AFM Clster – che comprende anche produttori di utensili manuali, manifattura additiva, macchine, ecc. – conta 600 aziende associate, con un fatturato di circa 2.800 milioni di euro. Ogni anno impiega 15.500 lavoratori qualificati, con un notevole sforzo innovativo che si riflette nel 6% del fatturato che investe in ricerca e sviluppo.
Una presenza nell’Emo italiana è fondamentale per l’industria basca, che “esporta l’80% della sua produzione”.
Zabier Ortweta ha osservato che il 2020 è stato un anno negativo per l’intero settore, poiché “la produzione globale di macchine utensili è diminuita di 19,1″, una percentuale simile a quella registrata dalle società AFM che hanno fatturato 1.324 milioni di euro contro 1.647 milioni di euro. Non è stato neanche un buon anno, perché c’era già una certa flessione”.
Per il direttore dell’AFM, l’industria delle macchine utensili nei Paesi Baschi nel 2021 “si comporta nella stessa dinamica degli ultimi due mesi dello scorso anno”. E questo, secondo Ortuita ripetuto, significa che dal lato della domanda “abbiamo raggiunto i livelli del 2019 e speriamo che questo sia un buon anno per attrarci.
Per quanto riguarda i principali mercati di macchine utensili nei Paesi Baschi, la Cina sta crescendo “in modo forte”, l’Italia sta sviluppando “in modo sorprendente” e la Germania “si muove a un ritmo più lento”. Per quanto riguarda il mercato spagnolo, ha detto Ortuita, “suscita ancora dei dubbi”, mentre gli Usa stanno registrando una “buona ripresa”, ma non bisogna dimenticare che “l’industria non può essere digitalizzata con apparecchiature obsolete”.
macchina H.uno strumento
15%
un vantaggio. Il segmento della produzione combinata di macchinari del Gruppo AFM prevede una crescita del 15% per quest’anno 2021.
80%
rilasciato. Il settore delle macchine utensili nei Paesi Baschi riceve otto euro su dieci del proprio fatturato sui mercati internazionali.
10
Produrre. Il Paese spagnolo, i cui Paesi Baschi rappresentano la stragrande maggioranza del settore, è il decimo produttore mondiale di macchine utensili dopo Cina, Germania, Giappone, Italia, USA, Corea del Sud, Taiwan, Svizzera e Austria.
13,3%
consumo. Nell’attuale 2021, secondo un rapporto di Oxford, il consumo di macchine utensili crescerà del 13,3% in Europa, del 14,5% in America e del 16,2% in Asia. Le prospettive per il mercato globale sono positive e in crescita nei prossimi anni, passando da 62,7 miliardi di euro nel 2021 a 67,4 nel 2022 e 70,7 nel 2023.
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