La Germania ha avviato venerdì un procedimento dinanzi alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Aia, accusandola di essere un paese sovrano che non ha rispettato la sua immunità all’interno della sua giurisdizione.
“L’Italia viola e continua a violare il suo obbligo di rispettare la sovranità tedesca consentendo il perseguimento civile delle violazioni del diritto umanitario commesse dal Reich tedesco tra il 1943 e il 1945”, ha spiegato in una lettera all’Aia.
La Germania, nel ricorso, del 3 febbraio 2012, a seguito di diverse sentenze dei tribunali italiani in merito alle pretese delle vittime, ha affermato che era dovere degli Stati non citare in giudizio altri Stati – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – — – – – – – – – – – – – —- Crimini di guerra durante il regime nazista.
Poi, nel 2014, la Corte Costituzionale italiana ha stabilito che l’esenzione sovrana per i reati in questione violava i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione italiana, quindi non sarebbe più applicabile a questi casi di crimini di guerra.
Nonostante ciò, secondo la Germania, “almeno 25 nuove cause sono state intentate contro la Germania (davanti ai tribunali italiani)” e “in almeno 15 casi, i giudici nazionali italiani hanno deciso sulla conduzione delle domande contro la Germania”.
“L’Italia ha l’obbligo di intraprendere un’azione immediata ed efficace per garantire che i tribunali italiani non manchino di prendere in considerazione le cause civili intentate contro la Germania sulla base delle violazioni del diritto umanitario commesse dal Reich tedesco tra il 1943 e il 1945”, ha spiegato.
Allo stesso modo, il Paese ha chiesto una riparazione “completa” del danno o della perdita “economicamente sostenibile” a seguito delle procedure in corso. “L’Italia chiede garanzie e garanzie ferme ed efficaci dalla Germania (e) le violazioni della sovranità tedesca non si ripeteranno”, ha aggiunto.
Inoltre, sottolinea che minaccia la sua antisovranità intraprendendo o minacciando di intraprendere azioni coercitive nei confronti delle imprese statali tedesche con sede nella capitale italiana, Roma, come l’Istituto Archeologico, l’Istituto di Cultura e l’Istituto Storico. Azienda o azienda tedesca.
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