EFirma sulla porta di questa arena nella città toscana di Prato, dicendo che è un centro culturale.
Ma una recente indagine del Chinese Disappeared and Civil Rights Advocacy Group, Proteggi i Guardiani Dice che è una delle oltre cento stazioni di polizia cinesi mimetizzate sparse per il mondo. Avrebbero provveduto a costringere i migranti.
Il centro è chiuso da settimane da quando sono venute alla luce le prime denunce. Secondo un recente rapporto dell’organizzazione, in almeno 83 casi tali luoghi sono stati utilizzati per costringere i manifestanti cinesi a tornare nel loro Paese.
La Cina ha negato le accuse. A Prato, sede della più grande comunità cinese d’Italia, la maggior parte dei locali con cui abbiamo parlato ha detto di non saperne nulla.
I difensori della sicurezza affermano che molte attività illegali si svolgono qui come parte delle massicce campagne di sorveglianza e repressione transfrontaliere della Cina. Secondo il rapporto, l’Italia è un caso unico. Non solo è uno dei pochi paesi che deve ancora avviare un’indagine su vasta scala sul caso, ma è anche il paese con il maggior numero di stazioni di polizia al mondo.
Ma un recente incontro con il ministro dell’Interno italiano richiesto dalla deputata Erica Mazzetti dimostra che il governo italiano sta prendendo molto sul serio la questione.
Progressi significativi dalla pubblicazione del rapporto all’inizio di dicembre:“Per la prima volta nell’incontro è emerso qualcosa di molto chiaro che è stata aperta un’inchiesta per esaminare la questione”, ha detto il ministro.
L’indagine si è basata su informazioni open source raccolte da rapporti e dati pubblici cinesi. Safeguard Defenders afferma che l’accordo congiunto di pattugliamento della polizia firmato da Italia e Cina nel 2015 potrebbe aver incoraggiato queste misure.
Leah Cuartabel è uno dei pochi politici che crede che questa sia una preoccupazione nazionale. Ha sollevato interrogazioni in Parlamento al riguardo. Un portavoce democratico per gli affari esteri assicura: “Questo governo vuole mantenere un rapporto serio con la Cina… a differenza di quanto accaduto durante il primo governo guidato da Giuseppe Conte, che era molto impegnato con la Cina”.
La commissione per i diritti civili ha recentemente partecipato a un’audizione pubblica sulla questione dinanzi a una commissione speciale del Parlamento europeo.
Sembra che qui in Italia siano in tanti ad aspettare che venga fuori la verità, se ci siano o meno prove di attività illecite in questi centri, tante domande senza risposta.. non solo al Prado.
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