Italia: recuperati i corpi di sei migranti |  Dopo che una barca è affondata al largo delle coste calabresi

Italia: recuperati i corpi di sei migranti | Dopo che una barca è affondata al largo delle coste calabresi

Dopo l’ultimo naufragio, mercoledì la Guardia costiera italiana ha recuperato sei corpi Si è verificato a 220 chilometri al largo della costa della Calabria, nel sud Italia. Per inciso, ci sono Mancano almeno 60 migranti, 26 dei quali bambiniSecondo i sopravvissuti.

“Le operazioni di ricerca continuano senza sosta dopo il naufragio a circa 120 miglia (circa 220 chilometri) al largo della costa calabrese, dove è ancora visibile una barca a vela semisommersa. Sei corpi senza vita sono stati recuperati finora dopo le ricerche, ha detto in una nota la Guardia Costiera dichiarazione.

Sopravvissuti

Per la missione di ricerca è stata schierata la motovedetta Duttillo e diversi velivoli hanno sorvolato l’area operativa, uno dei quali coordinato dal Secondo Centro di Soccorso Marittimo di Reggio Calabria, della Guardia Costiera. Responsabile degli affari umanitari Medici Senza Frontiere (MSF), Cecilia MaumeeHa fornito dettagli sulle condizioni dei sopravvissuti. “Sono ancora molto confusi. Sono stati tutti ricoverati in diversi centri della zona e ancora non sanno chi dei loro parenti sia vivo e chi sia morto in mare. Intere case sono state distrutte”.Lamento.

Tra i sopravvissuti, molti hanno ustioni sul viso e sul corpo, e la più giovane è una ragazza curda di 12 anni che ha perso i genitori nel naufragio ed è stata ricoverata nel reparto pediatrico dell’ospedale di Lokri, insieme ad altri cinque sopravvissuti. “È molto disidratata e stanca. Cerca sua madre e suo padre. L’unica piccola cosa positiva è che non è sola, sua zia e sua cugina sono tra i sopravvissuti”, ha spiegato Concetta Geoffre della Croce Rossa.

Altri immigrati, loro Maggioranza da Siria, Iran e Pakistan, sono stati ricoverati negli ospedali di Polistena e Soverato. E una persona è stata portata d’urgenza a Reggio Calabria per problemi al torace.

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Più di 800 morti

Lunedì la Guardia costiera ha annunciato che 12 migranti erano stati salvati da una barca a vela al largo della Turchia. Allo stesso modo, ha notato che uno di loro è morto subito dopo l’atterraggio a Rosella Ionica, mentre l’organizzazione MSF ha segnalato che c’erano dei sopravvissuti. In questo incidente risultano disperse più di 60 persone.

Lo afferma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) sul suo sito web Finora, nel 2024, 1.020 persone sono morte o disperse nelle acque del Mediterraneo.Dal 2014 il numero è salito a circa 29.920, di cui 23.617 morti o dispersi nella regione centrale.

Pochi giorni fa, la barca a vela della ONG Resqship ha trovato una scogliera di legno con i corpi di 10 migranti morti in un’altra tragedia nel Mediterraneo centrale e ha portato in salvo le altre 51 persone a bordo. La settimana scorsa, inoltre, la zona è stata teatro di un’altra tragedia, con almeno 17 corpi galleggianti in mare, 12 dei quali sono stati recuperati dalle navi delle ONG Geo Parents e Ocean Viking.

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