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In Italia si contano 450 casi di dengue, di cui 25 autoctoni, senza alcun decesso. Lo afferma un nuovo aggiornamento del Panel Arbovirus relativo al virus pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “Tenendo conto dell’elevato livello di viaggi internazionali, del movimento delle vacanze estive e delle alte temperature registrate nelle ultime settimane, si prevedeva la possibilità di rilevare alcuni casi di trasmissione locale di dengue durante questo periodo e la gestione non ha creato problemi importanti. . Da una clinica o dal punto di vista della salute pubblica – dice Anna Teresa PalamaraDirettore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità -. Tuttavia, dobbiamo ricordare l’importanza di prevenire la riproduzione della zanzara tigre nelle nostre case e nei nostri giardini e di proteggerci dalle punture di zanzara. Inoltre, per facilitare un’eventuale diagnosi precoce, è importante consigliare ai medici di famiglia, ai pediatri e agli ospedali di tenere sempre in considerazione la possibilità di essere associati a malattie da febbre estiva precedentemente considerate prevalentemente importate. Questa categoria.
Dal 1 gennaio al 17 settembre 2024, il Sistema di sorveglianza nazionale (aggiornamento settimanale) ha segnalato 450 casi confermati di dengue (425 casi legati ai viaggi e 25 casi autoctoni, età media 40,5 anni, 48% e nessun decesso). Per quanto riguarda i casi nazionali, al 17 settembre sono stati identificati diversi casi indipendenti di trasmissione locale del virus dengue (DENV): 20 casi confermati, virus dengue di tipo 2 (DENV-2) sono stati identificati nella zona di Las Marques, per i quali sono stati condotti studi epidemiologici sono in corso; Alcuni casi diffusi di infezione locale da Tenve tipi 1, 2 e 3 sono stati segnalati in Emilia-Romagna (2), Lombardia (1), Abruzzo (1, non riportato in mappa perché le indagini sulla sua attribuzione sono ancora in corso) e Toscana (1). ) studi epidemiologici in corso fino al 18 settembre 2024, non mostrano evidenza di associazioni epidemiologiche/microbiologiche tra loro o con i casi segnalati dalla Regione Marche. Una volta identificati tutti i casi di autoimmunità segnalati, sono state implementate le zanzare vettori (specie Aedes) e le misure preventive per garantire la sicurezza delle trasfusioni di sangue e delle trasfusioni nelle aree colpite, come previsto nel Piano Nazionale “Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta all’Arbovirus ( Pna) 2020-2025”).
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