Inizio del primo programma post-laurea in prescrizione e ricerca sulla cannabis |  Medicinale

Inizio del primo programma post-laurea in prescrizione e ricerca sulla cannabis | Medicinale

Dopo diversi anni di lavoro e ricerca, l’Università Nazionale di La Plata (UNLP) selezionerà il primo diploma post-laurea in prescrizione e ricerca sulla cannabis medica. La nuova proposta, che partirà a settembre, si rivolgerà a medici, veterinari e dentisti. In termini di piano di studi, affronterà il tema della cannabis dagli aspetti etici, legali e accademici, secondo Sail Flores, vicedirettore del corso di laurea e professore all’università.

La formazione sarà responsabile della Facoltà di Scienze Mediche dell’UNLP e avrà tre assi centrali: il primo sarà legato al quadro normativo a livello nazionale e regionale, da un lato, e dall’altro, i principi bioetici di cannabis; Il secondo asse riguarda lo stato attuale delle conoscenze sul sistema endocannabinoide, come ulteriore risposta alle sostituzioni esistenti; L’ultimo asse è legato alla ricerca sulla cannabis con i suoi disegni sperimentali e la qualità delle sue prove.

Negli ultimi anni, l’uso dell’olio di canapa come alternativa medicinale ha avuto una grande visione, e quindi è stato molto richiesto. Di fronte a ciò, l’università ha rilevato la necessità di generare consapevolezza e conoscenza sul suo consumo, oltre che diagnosi.

In un’intervista all’Estensione di Ateneo, Flores ha spiegato che l’obiettivo del corso post-laurea è “rafforzare e accompagnare” i professionisti nell’ampliamento delle proprie conoscenze, per attuare una prescrizione “adeguata”.

“Vogliamo che i professionisti abbiano gli strumenti necessari e le competenze sufficienti per fare riferimento alla cannabis per qualsiasi malattia, ma ci sembra anche importante che questo professionista venga introdotto alla ricerca”, ha affermato Flores.

Un altro aspetto rilevante, all’interno della ricerca proposta dal corso di laurea, è la possibilità di ottenere dati specifici riguardanti il ​​tipo di cannabis che corrisponde a ciascun demografico. In relazione a ciò, Flores ha stabilito che la ricerca sulla popolazione è utile perché riflette le caratteristiche associate, ad esempio, alla dieta, un fattore importante quando si fa riferimento a un prodotto con cannabis.

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Nonostante la grande richiesta di olio e la lunga lotta di varie organizzazioni materne che cercano di coltivare cannabis per la successiva produzione dell’olio senza essere penalizzate, c’è anche una grande mancanza di informazioni sui suoi effetti.

Nella gara degli interessi per legittimarlo, c’erano molte informazioni rilevanti che avrebbero aiutato a sensibilizzare sulla sua applicazione in alcune malattie. In questo senso, Al-Moallem ha affermato che l’attuazione di questa iniziativa aiuterà a portare “chiarezza” su tutto ciò che riguarda il consumo di petrolio e “lancerà” molte questioni a cui le persone si oppongono, nonostante la loro ignoranza.

Flores, infine, ha sottolineato che la nuova proposta non ha sorpreso la comunità educativa, essendo il tema oggetto di indagine da molti anni all’interno dell’università.

Ha concluso: “Questo è essenziale in quanto è un altro contributo per garantire un accesso sicuro alla diluizione della cannabis”.

Il corso di laurea partirà a settembre, la sua modalità sarà virtuale e sarà dettata fino a luglio 2022.

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