In evidenza l’assistenza medica cubana ai bambini di Chernobyl in Italia

In evidenza l’assistenza medica cubana ai bambini di Chernobyl in Italia

L’Ambasciata di Cuba in Italia ha ospitato l’incontro in cui il regista argentino Ernesto Fontan, la produttrice Tatiana Nemesic e la leader cubana della Fa, Maddalena Sacconi, hanno discusso i dettagli della proiezione del film durante un tour di due mesi in Spagna, Francia, Belgio e Italia.

Altri funzionari e operatori della missione diplomatica hanno preso parte alla discussione tenuta dalla Primo Segretario responsabile degli Affari Politici, Claudia Morged, in cui i partecipanti hanno potuto vedere porzioni del film di 70 minuti uscito nel novembre 2021.

Fontaine ha spiegato come l’idea del film sia nata nello spazio della confraternita argentino-cubana, nel 2018, dall’interesse a raccontare alcune storie di solidarietà e universalità della nazione caraibica, di cui ha detto: “Abbiamo tanti esempi».

In questo senso, ha osservato che in questo modo hanno appreso la storia di oltre 26.000 bambini provenienti da Ucraina, Russia, Bielorussia e Moldova, accuditi e curati dal programma medico sviluppato al Tarrara International Pioneers Camp, tra il 1990 e il 2016.

Abbiamo pensato che fosse fantastico poter approfondire quella storia su cui non ci sono state molte informazioni su Internet e altri media”, ha detto Fontaine, che l’ha definita “una storia in gran parte messa a tacere dai gruppi di comunicazione dominanti”.

La saga di Fidel Castro e del suo popolo ci è sembrata anche, come ha detto il regista del film, sottolineando il contesto storico in cui si è svolto l’evento, nel mezzo del crollo del blocco socialista europeo e del conseguente impatto sull’isola. Economia.

Il modo in cui i medici cubani si sono presi cura di questi bambini e li hanno curati è davvero eroico perché in un periodo speciale, in un momento così difficile, quando tutto mancava, Cuba ha fornito ciò che aveva, i medici, la salute, il contenimento umano, il preciso.

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Penso che anche i ragazzi che sono stati salvati a Tarrara abbiano portato quel gesto eroico come una bandiera perché sono per sempre grati a Fidel Castro per aver creato questo programma medico e penso che sia stato giusto che abbiamo realizzato questo film in modo che avesse valori come universalismo e ha sottolineato la diffusione della solidarietà.

Dal canto suo Maddalena Sacconi ha sottolineato l’ottima accoglienza ricevuta dal film durante il tour italiano promosso dalla sua organizzazione, che si concluderà domani a Napoli, dopo le tappe di Milano, Torino, Novara, Trento, Bologna, Perugia e Roma.

rgh / fgg

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