Il trasporto marittimo di passeggeri in Europa è in ripresa, ma rimane lontano dai livelli pre-pandemia Economia

Le spedizioni sono migliorate nel 2022, ma non sono ancora tornate ai livelli pre-pandemia. Un rapporto presentato giovedì da Eurostat indica che su questa rotta si sono mossi 348,6 milioni di passeggeri nel continente, il che rappresenta un aumento del 30% rispetto al 2021 (267,9 milioni di passeggeri) e un aumento del 51% rispetto ai dati degli ultimi due anni. . Nonostante il buon sviluppo indicato dall’analisi, i numeri sono inferiori del 17% rispetto a quelli del 2019.

Il documento indica che, dopo un grave calo tra il 2008 e il 2014, ad eccezione del 2013, il numero totale di passeggeri imbarcati e sbarcati nei porti dell’UE è aumentato tra il 2014 e il 2019.

Il picco più alto di viaggiatori è stato registrato nel 2019, raggiungendo 418,9 milioni di persone. Il forte calo dovuto alla pandemia (-45%) ha causato un impatto significativo sul turismo crocieristico. Tutto sembra indicare che questo numero potrà essere raggiunto se la tendenza al rialzo degli ultimi due anni continuerà.

Grecia e Italia restano in testa

Grecia, Italia e Danimarca rappresenteranno quasi la metà del trasporto marittimo di passeggeri dell’UE nel 2022. I porti greci sono in testa classificazione Un totale di 70,1 milioni di persone (il 20% dell’intera UE); Al secondo posto l’Italia con 53,8 milioni (pari al 15%); Infine la Danimarca con 41,2 milioni di passeggeri (12%).

Il documento conferma i buoni numeri forniti da Croazia e Spagna, che lo scorso anno hanno registrato rispettivamente 33 milioni (9%) e 31,3 milioni (9%). Ha visto solo due cali. In Italia, pur in testa alla classifica, i passeggeri sono diminuiti di quattro milioni (-7%). L’altro Paese è Cipro, dove il flusso è diminuito di circa 10mila persone (-35%).

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Messina, il porto più visitato

Dei cinque porti più trafficati dell’Unione Europea, quattro si trovano nel Mar Mediterraneo e un altro nel Mar Baltico. Messina, situata nella regione insulare della Sicilia (Italia), è il porto passeggeri più trafficato nel 2022, con una popolazione di 9,4 milioni di persone.

Proseguendo dall’Italia, al secondo posto si colloca il porto di Reggio Calabria (nella comunità calabrese meridionale). È la regione più vicina alla Sicilia della penisola italiana. Al terzo posto si trova la città del Pireo in Grecia, dove affluiscono 8,3 milioni di persone. Fuori dalla piattaforma ci sono i porti di Helsinki (Finlandia), che riceve 8 milioni di passeggeri, e Palma di Maiorca (7,7 milioni).

Il porto della capitale finlandese ha registrato l’incremento maggiore, con un significativo miglioramento del 112,8%. Il Pireo ha registrato un incremento del 38,5%, seguito da Palma di Maiorca con un incremento del 32%. In miglioramento, ma a ritmi più lenti, anche Messina e Reggio Calabria.

Questi cinque porti, sebbene i più trafficati, sono ancora lontani dai numeri pre-pandemia. Rispetto al 2019, le presenze sono diminuite in tutte le sedi: Helsinki (-31,5%), Messina (-19,3%), Reggio Calabria (-18,8%), Pireo (-11,4%) e Palma di Maiorca (-11,4%).

L’attività portuale sta tornando ai livelli pre-pandemia

Sebbene il flusso di passeggeri non si sia ancora ripreso dai livelli pre-pandemici, l’attività commerciale è tornata ai livelli del 2019. Secondo Eurostat, nel 2022, il peso totale delle spedizioni marittime in tutti i paesi dell’UE ha raggiunto i 3.480 milioni di euro, con un aumento del suo importo pari a 0,8. . % rispetto all’anno precedente. Il danno economico causato dalla pandemia al settore ha causato cali del 7,3% nel 2020. Il 2021, invece, è stato più positivo, recuperando del 3,9% dal calo registrato lo scorso anno.

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La maggior parte delle merci dell’UE (67,5%) viene trasportata da o verso porti al di fuori dei suoi confini, rendendo il trasporto marittimo, in termini di tonnellaggio, il modo più comune di trasporto delle merci. D’altro canto, i trasporti transfrontalieri tra porti dell’UE hanno rappresentato il 21,2% dei movimenti totali nel 2022; Mentre la percentuale dei trasporti tra porti nazionali ha raggiunto il 7,5%.

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