lunedì, Settembre 16, 2024

Il piano faraonico del dittatore italiano Mussolini per sradicare le zanzare (e la malaria)

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Dittatore italiano Benito Mussolini È stato forse la persona che ha attuato il programma più grandioso e forse di maggior successo per sradicare le zanzare dalla faccia della Terra. Almeno negli anni tra le due guerre Laghi Pontini.

Prosciugando questi laghi, una delle sue massime priorità, voleva porre fine alla malaria una volta per tutte.

Laghi Pontini

IL Laghi Pontini È un’antica zona paludosa della regione Lazio, nell’Italia centrale, a sud-est di Roma. È una pianura di larghezza variabile compresa tra i primi rilievi appenninici dei monti Libinio e Ouzouniano e il mare da 16 a 26 chilometri, e si estende da nord-ovest a sud-est da Vlietri a Terracina, presso il Mar Tirreno, da cui sono separati . Dalle dune di sabbia.

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Il vasto programma di recupero del Partito Nazionale Fascista iniziò nel 1929, quando L’aspettativa di vita media delle aziende agricole nelle zone colpite dalla malaria in Italia era di 22,5 anni. È stato inoltre riferito che l’80% delle persone che trascorrevano un solo giorno nei Laghi Pontini finivano per contrarre la malaria.

Come mostrato Timothy Wingard Nel suo libro Zanzara:

Nella prima delle tre fasi, laghi ed estuari furono prosciugati o arginati. La “Battaglia delle Rigonfiamenti”, come la chiamò il Partito Fascista, richiese il lavoro forzato, che raggiunse il picco nel 1933 con 125.000 uomini, la maggior parte dei quali italiani considerati “razzialmente inferiori”. Inoltre più di 2.000 persone furono sottoposte a esperimenti medici sulla malaria. Nella seconda fase furono costruite fattorie in pietra e strutture pubbliche e le terre furono distribuite ai coloni che furono loro trasferite con la forza. Nella terza fase sono state adottate misure contro le zanzare, come l’installazione di zanzariere alle finestre, miglioramenti sanitari e implementazione di servizi sanitari, nonché contro la malaria, attraverso la distribuzione di chinino da dispensari strategicamente posizionati e ben attrezzati.

L’elenco delle iniziative faraoniche non finì: furono piantati più di un milione di pini e furono installate stazioni di pompaggio idraulico lungo canali e dighe. Con una lunghezza di 16.500 km. Nel periodo tra il 1932 e il 1939 furono costruite cinque città modello architettonicamente distinte, come Latina, Aprilia e Pomezia, insieme a 18 borghi rurali affiliati a queste città.

Propaganda a parte, il programma di recupero ed eradicazione di Mussolini, il primo del suo genere, fu un successo clamoroso. L’incidenza della malaria negli ex laghi, e in tutta Italia, diminuì del 99,8% tra il 1932 e il 1939. Ma nel 1944, con una sfrontata operazione di guerra biologica, i nazisti distrussero deliberatamente diversi anni di progressi nella lotta contro la malaria.

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