Napoli (Italia), 22 luglio (EFE). – I ministri dell’Ambiente e dell’Energia del G20 discuteranno da oggi a domani a Napoli (Sud Italia) come accelerare la trasformazione ambientale, quali misure adottare per ridurre le emissioni inquinanti e promuovere investimenti “ambientali” e come combattere l’inquinamento marino da plastica .
L’incontro si svolge sotto la presidenza di turno dell’Italia, e il ministro ospitante è il ministro italiano per la transizione ambientale, Roberto Cingolani, che giovedì ha già incontrato l’inviato speciale degli Stati Uniti per il clima, John Kerry.
“Prima riunione del G20 su ambiente ed energia. Insieme per una grande ambizione e un’azione risoluta in questo decennio per mantenere il pianeta a 1,5 gradi”, ha scritto il ministro sui social network insieme a una foto con Kerry.
I ministri hanno iniziato ad arrivare giovedì alle 10:00 locali (8:00 GMT) al Palais Royal di Napoli, dove si stanno svolgendo queste sessioni del G20, che oggi saranno dedicate all’ambiente e domani venerdì al clima e all’energia. .
L’obiettivo è che i ministri delle 20 economie più importanti del mondo raggiungano accordi globali e sostenibili che incoraggino la ripresa post-pandemia, promuovano l’uso delle energie rinnovabili e accelerino il percorso verso la neutralità carbonica nel 2050.
Al vertice hanno partecipato il ministro argentino dell’Ambiente e dello sviluppo sostenibile, Juan Cabande, il terzo vicepresidente del governo spagnolo e ministro della trasformazione ambientale, Teresa Ribera, e il ministro francese della trasformazione ambientale, Barbara Bombelli, e il ministro . Il ministero federale dell’ambiente tedesco, Jochen Flasbarth, tra gli altri.
I lavori di questa due giorni di riunione ministeriale saranno suddivisi in tre aree principali: come proteggere la biodiversità e ripristinare gli ecosistemi, come utilizzare in modo efficiente le risorse e promuovere un’economia circolare e come stimolare la finanza “verde”.
I paesi del G20, che rappresentano quasi il 90% del PIL mondiale, circa i due terzi della popolazione mondiale e circa l’80% delle emissioni di gas serra, cercheranno di firmare accordi per dare l’esempio e svolgere un ruolo importante nel frenare il riscaldamento globale. a 1,5°C e nella ricerca di soluzioni praticabili per combattere il cambiamento climatico.
Questo incontro si celebra meno di due settimane dopo che i ministri del G-20 e i governatori delle banche centrali, nella loro dichiarazione finale firmata a Venezia, hanno riconosciuto l’importanza di fissare un prezzo minimo globale per ridurre le emissioni.
Il G20 Ambiente ed Energia discuterà di questo tema e anche di come sollecitare il maggior numero possibile di Paesi ad aderire all’iniziativa “accettare la decarbonizzazione del 55% entro il 2030”, tema su cui non c’è consenso nel G20, secondo il ministro italiano Environmental Transformation, ha affermato di recente, che è stato direttore della tecnologia e dell’innovazione presso la società di difesa e aerospaziale Leonardo.
L’intenzione è che i Paesi firmino dichiarazioni separate al termine degli incontri di oggi e di domani, e che il ministro Singolani terrà anche una conferenza stampa di chiusura. EFE
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