La ricerca della vita nell’universo è un compito che l’umanità ha intrapreso da tempo.
I tentativi sono volti a prendere contatto con altre civiltà, extraterrestri naturalmente.
Per un noto esperto, tali tentativi possono essere “estremamente pericolosi” per l’umanità e possono addirittura portare alla “fine della vita sulla Terra”.
Questo è ciò che crede il fisico e scrittore di scienze Mark Buchanan una publicacin sul Washington Post.
Più vecchio del sole
Per Buchanan, se l’umanità entrasse in contatto con qualsiasi tipo di alieno, sarebbe “più avanzato” di noi, perché la maggior parte delle stelle nella nostra galassia sono molto più antiche del Sole.
L’esperto sostiene che questi gruppi “probabilmente hanno compiuto passi importanti per iniziare l’esplorazione e possibilmente la colonizzazione della galassia”.
Per un mondo in cui non abbiamo trovato prove di alieni, nonostante lo sforzo per trovarli, lo scrittore postula che gli alieni sono così alieni e così diversi da noi che “semplicemente non possiamo interagire con loro”.
Gli alieni hanno scelto il silenzio?
Tuttavia, per lui, inviare segnali ad altri mondi potrebbe significare un disastro. Per confutare la sua posizione, l’autore ricorre al colonialismo, pieno di casi in cui una civiltà meno avanzata viene distrutta o ridotta in schiavitù.
Cosa dicono i tuoi colleghi?
Per l’esperto, ci sono progetti controversi, come il Messenger of Extraterrestrial Intelligence (METI, abbreviato in inglese), un programma che cerca di trasmettere messaggi ad altre stelle nella speranza di comunicare con altre civiltà.
Uno dei suoi colleghi, Douglas Vakoch di METI International, ha ritenuto “irrealistico” preoccuparsi della minaccia di un’invasione aliena, dal momento che l’umanità ha inviato segnali televisivi e radiofonici nello spazio per un secolo.
La civiltà più avanzata l’aveva già scoperto e “se avesse voluto invadere il nostro pianeta, lo avrebbe fatto”.
Allo stesso modo, Vakoch valuta che gli alieni avrebbero potuto affrontare la sfida di evitare la loro scomparsa come specie, in modo che noi umani rischiamo di perdere questo “orientamento” che “potrebbe migliorare la sostenibilità della nostra civiltà”.
consenso globale
D’altra parte, l’astronomo John Gertz ritiene che si debba raggiungere un approccio più globale. Per lui, devono esserci leggi e accordi internazionali che impediscano a individui o paesi di contattare gli extraterrestri.
Ci deve essere un’ampia approvazione da parte di alcune entità globali, come le Nazioni Unite – lo vede – e “questo tipo di tentativo dovrebbe essere visto come un pericolo sconsiderato per tutta l’umanità, e dovrebbe avere conseguenze criminali”.
Dato che la materia sta passando in un territorio sconosciuto, visti tutti i rischi esistenti, l’esperto preferisce aspettare, e questo non significa dimenticare il caso, perché le capacità di ascolto passivo stanno migliorando.
Varie agenzie statunitensi hanno indagato sui rapporti di presunti avvistamenti di oggetti volanti registrati dalle forze armate statunitensi e il governo prevede di pubblicare un rapporto sulla questione questo mese in cui alcuni media si sono fatti avanti senza alcuna conferma di prove di attività extraterrestre.
TheWashingtonPost, Rt, Youtube.
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