Roma, 20 giugno (.) .- Il prezzo medio della benzina in Italia è di 2.075 euro al litro, il 28,5% in più rispetto a un anno fa, e nel caso del gasolio è di 2.030 euro, il 37,5% in più. Come risultato della speculazione sui mercati dopo la guerra in Ucraina.
Lo ha annunciato lunedì l’associazione dei consumatori italiana Codacons, che stima che ogni famiglia italiana spenda ora 552 euro in più per la benzina e 664 euro in più per il diesel.
Il presidente dell’associazione, Carlo Reigns, ha descritto la situazione come una “emergenza nazionale”, ha invitato il governo italiano ad agire per frenare la speculazione sui mercati e ha avvertito di aver sporto denuncia alle autorità rivali italiane per indagare sulla “possibilità illecita “. Procedure nelle Stazioni di Servizio”.
L’aumento incontrollato dei prezzi di benzina e diesel è un problema che colpisce molti paesi europei, tra cui Spagna e Italia, e si produce a causa delle tensioni e delle incertezze dei mercati causate dalla guerra in Ucraina.
Per aiutare famiglie e aziende a far fronte alla situazione, il governo di Mario Tracy ha approvato una riduzione a breve termine delle accise su 30 centesimi al litro di carburante, che scade l’8 luglio, ma sta già valutando l’estensione della misura per l’estate.
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