Con l’aumento del costo della vita e più anziani che si trascinano, in molte occasioni, diverse generazioni sotto la loro cura, i pensionati si trovano in difficoltà e vogliono permettersi stipendi che superano quello che ricevono dalla previdenza sociale. Con una pensione media di 1.258 euro e il costo del cibo o dell’energia in una spirale ascendente da un anno e mezzo, sempre più pensionati tirano mattoni come fonte aggiuntiva di reddito. Sebbene la percentuale di proprietari di case in Spagna sia scesa dal 79,8% nel 2010 al 75,1% della popolazione nel 2020, secondo i dati Eurostat, siamo il terzo paese dell’UE in cui il numero di proprietari di case è sceso nel decimo. anni – dietro Danimarca e Lituania – gli spagnoli sono i più proprietari di case tra le grandi economie. Nello specifico, 25 punti in più della Germania (50,4%) e molto più in alto della Francia (64%) e dell’Italia (72,4%). Un plus che è un cardine fondamentale per molti pensionati, e non solo.
Nel corso del 2022, infatti, in Spagna sono state formalizzate più del doppio delle ipoteche inverse rispetto al 2021. Secondo i dati del Consiglio Generale del Notariato, nella prima metà del 2022 sono state firmate in Spagna 238 ipoteche inverse, più da tutti. quelli che sono stati firmati. nel 2021 (197), e questo è un trend che continuerà ad aumentare. Secondo i notai, l’importo medio dei mutui inversa stipulati nella prima metà del 2022 è stato di 430.000 euro, una cifra tre volte superiore alla media di un mutuo convenzionale. Tuttavia, la situazione in Spagna è lontana anni luce da quella del resto d’Europa. Mentre in Europa nel 2021 sono stati formalizzati 40.000 mutui inversi, il numero di mutui in Spagna non ha raggiunto i 200. Una cifra ridicola che aumenterà, secondo gli esperti.
“Questo modo di integrare le pensioni sfruttando il proprio patrimonio immobiliare continuerà a crescere in Spagna, come accade da anni in altri paesi europei: in Francia, Regno Unito, Belgio o Italia, si registrano più di 40.000 operazioni di questo”, afferma Julien Franco, socio. L’amministratore di MasVida, una società specializzata in questo tipo di operazione, “Questo tipo è stato effettuato nel corso del 2021”. Il numero di valutazioni effettuate per la concessione di mutui inversi quest’anno è aumentato del 62% rispetto al 2021, con un valore medio degli immobili valutati di 630mila euro. Secondo i dati gestiti dal Gruppo Tasvalor, queste operazioni si sono tradizionalmente concentrate a Madrid, Barcellona, San Sebastian, Malaga, Valencia e Bilbao, anche se quest’anno si sono espansi a Siviglia, Saragozza, La Coruña, Cordoba e Alicante.
La mancanza di risorse per vivere è la ragione principale di questo tipo di operazione. “Le ragioni per formalizzare un mutuo inverso nel 40% dei casi sono dovute alla mancanza di risorse; 20% per saldare qualsiasi debito; Il 20%, per aver aiutato un parente e il 20%, perché non hanno nipoti”, spiega Franco.
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