I candidati dei vari partiti politici italiani hanno chiuso la loro campagna elettorale venerdì prossimo in vista delle elezioni previste per domenica, in cui è probabile il blocco di destra.
Il leader del Pd, Enrico Letta, ha chiuso il suo ultimo raduno in Piazza del Popolo nella capitale del Paese, Roma, confermando di aver lanciato una campagna per parlare di “Italia del futuro” contro l’Italia. passato e divisioni. “Vinceremo noi”, ha detto, “viva un’Italia democratica e progressista”.
Lita ha detto che, a differenza della destra, che ha scelto di beneficiare “i ricchi, non i deboli”, un’idea che ha definito “sbagliata”, il Pd ha scelto di tagliare le tasse.
“Abbiamo preso una decisione per difendere la costituzione italiana, che è nata dal grembo della resistenza e dell’antifascismo, e non permetteremo il colpo di stato di questa più bella costituzione del mondo per mano della destra”, secondo il quotidiano, il Corriere della Sera. .
Ha anche ringraziato il leader italiano del blocco di centrosinistra, il defunto presidente del Parlamento europeo, il socialista David Sassoli, ricordando alcune parole che ha detto: “Siamo speranza, quando combattiamo tutte le ingiustizie, quando non costruiamo muri e costruire recinzioni”. “Stiamo costruendo muri al confine”, ha detto Lita.
Dal canto suo, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che con un primo intervento ha aperto il raduno del Pd, ha difeso che domenica sarà una giornata decisiva, perché il Paese è a un “bivio”. “In ogni scuola ci sarà un sondaggio tra noi e Meloni, tra il futuro e il ritorno al passato”, ha detto.
All’altro capo dell’Italia, la leader dell’estrema destra, Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d’Italia, ha organizzato a Napoli un comizio in cui affermava che la sinistra «non ha un’egemonia culturale, ma un’egemonia di potere. ” “Sono interessati al loro intero sistema di alimentazione perché può finire”, ha detto.
Secondo Rai News, ha affermato: “La sinistra italiana gira per il mondo sputando sulla sua nazione cercando di vincere. Questo è inaccettabile. Non ho bisogno di parlare male dell’Italia come ha fatto Enrico Letta in campagna elettorale”.
Tornati a Roma, in Plaza del Santo Apostol, centinaia di persone si sono radunate per il raduno di chiusura del Movimento 5 Stelle (M5S), guidato da Giuseppe Conte, che ha detto di aver fatto “morire” il partito. Ha osservato che “questa scatola è un segno di buona salute”.
Il leader del M5S ha detto: “La domenica è un giorno importante. Dobbiamo puntare sull’indifferenza, su chi non crede più nella buona politica. Devono venire a votare per decidere le sorti di questo Paese”, ribadendo il suo rifiuto di formare un’unità nazionale governo.
Anche Tercer Polo, co-presidente di Matteo Renzi (Italia Viva) e Carlo Calinda (Axion), ha concluso la campagna con una cerimonia di chiusura a Roma, con il primo che ha affermato che avrebbe ottenuto un “grande risultato”.
Da parte sua, l’italiano Luigi Di Maio, il leader dell’impegno civico, ha deciso che “l’opposizione non può essere l’obiettivo politico”. “L’ambizione dovrebbe essere quella di andare al governo e fare riforme e provare a cambiare il Paese”, ha detto alla fine della campagna.
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