La Cina collasserà sull’energia globale: più di 30 miliardi di dollari per costruire 11 nuovi reattori
Alla Cina ci sono voluti alcuni decenni per affermarsi come una delle maggiori potenze economiche, industriali e militari del mondo. Raggiungere questo traguardo, come previsto, ha un prezzo: Consumo di energia che cresce rapidamente e in modo incontrollabile. Ma questo non ha costituito un ostacolo per il colosso asiatico leader nel campo delle energie rinnovabili.
Questo potere non si limita solo al monopolio del litio, alla produzione di batterie per auto elettriche e all’estrazione di terre rare a livello globale, ma ha anche diversificato con grande successo le sue fonti energetiche. Infatti è il Paese che investe di più nello sviluppo Fusione nucleare E il più vicino al raggiungimento del Santo Graal dell’energia.
La Cina è il più grande produttore e consumatore di energia al mondo, il che rende difficile soddisfare questa domanda con le energie rinnovabili, motivo per cui il carbone rimane dominante nel suo bacino di elettricità. Tuttavia, il loro obiettivo è decarbonizzare l’economia, motivo per cui hanno speso più di 30.000 milioni di dollari per costruire 11 nuovi stabilimenti in tempi record.
Il governo cinese dà il via libera al colosso atomico: raddoppierà la sua capacità nucleare entro il 2035
Il gigante asiatico si trova ad affrontare seri ostacoli se vuole rispettare gli obiettivi globali di decarbonizzazione, perché oltre il 60% della sua energia proviene da centrali a carbone ancora installate nella regione. Ecco perché, degli oltre 30 miliardi di dollari investiti in cinque nuovi progetti nucleari, Meno di 9 miliardi di dollari rappresentano il valore degli 11 reattori.
Attualmente, la maggior parte dell’elettricità cinese proviene da centrali a carbone. Al secondo posto c’è l’energia idroelettrica, che è il settore leader a livello mondiale. All’ultimo posto, anche dopo le fonti rinnovabili, c’è l’energia nucleare, che occupa il 5% dell’energia elettrica totale.
Il piano del governo è Raddoppiare questa capacità portandola al 10% entro il 2035come parte degli obiettivi di completa decarbonizzazione del Paese nel 2060. Per questo motivo hanno speso ingenti capitali per la costruzione simultanea di questi 11 nuovi reattori, che si aggiungeranno ai 56 reattori esistenti già operativi sul territorio.
La Cina inonderà il mondo con l’energia nucleare: un altro monopolio per il gigante asiatico?
I cinque nuovi progetti approvati dal governo cinese non solo aumenteranno la capacità energetica nucleare del Paese, ma costituiranno anche la base per lo sviluppo di tecnologie più efficienti nel settore.
I lavori di sei degli undici nuovi reattori sono soggetti alla concessione della compagnia governativa Gruppo generale cinese per l’energia nucleare (CGN) Secondo le informazioni disponibili, le varianti Hualong One di terza generazione potrebbero essere sviluppate a livello nazionale.
Società statale per gli investimenti energetici (SPIC) Si prende cura di altri due e Corporazione nucleare nazionale cinese (CNNC) Costruirà i restanti tre, uno dei quali sarà un generatore di quarta generazione, più elettricità, che sarà in grado di fornire un riscaldamento senza emissioni.
Vantaggi della diversificazione energetica: la Cina attacca da tutti i lati
La chiave del piano del colosso asiatico di decarbonizzare la propria economia risiede nella diversificazione delle fonti energetiche. Vale la pena notare che attualmente La capacità dell’energia solare in Cina è 16 volte maggiore della capacità delle centrali a carbone. Considerando che il 2026 è stato fissato come l’anno in cui le miniere di carbone saranno esaurite, è facile comprendere le motivazioni del governo per un impegno così forte a favore dell’energia nucleare.
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