Google Foto non è più gratuito: a partire da giugno, gli utenti dovranno pagare

Google Foto non è più gratuito: a partire da giugno, gli utenti dovranno pagare

Google Foto è il servizio di archiviazione di foto su cloud preferito dagli utenti Android, principalmente perché si sincronizza automaticamente con il contenuto del cellulare.

Tuttavia, come annunciato da Google, non sarà gratuito a partire dal 1 ° giugno.

Lo spazio occupato dalle foto, infatti, verrà sottratto dai 15GB gratuiti che Google mette a disposizione dei propri utenti, che finora sono stati condivisi solo con Gmail, Drive e l’intero pacchetto Google Docs. Ora anche le immagini saranno ospitate lì e se l’utente è interessato ad espandere lo spazio di archiviazione, dovrà pagare per Google One, i cui piani vanno da 100 GB a 10 TB.

Cambiamenti in Windows: dì addio alle vecchie icone che erano circa 25 anni fa

Quest’anno sono stati apportati grandi cambiamenti a Windows, il sistema operativo di Microsoft. L’ultima versione, denominata Sun Valley, promette un “rinnovamento radicale” della facciata, con una grafica più snella e moderna. Ora, come riporta Windows Latest, ci sarà un completo rinnovamento delle icone utilizzate dal sistema, molte delle quali sono in vigore dall’era di Windows 95, cioè da 25 anni.

Sebbene sia vero che Microsoft ha aggiornato molti elementi di Windows 10, molte applicazioni utilizzano ancora la libreria di icone ereditata da Windows 95 e quindi visualizzano vecchie immagini.

Il nuovo file Shell32.dll conterrà icone aggiornate per ibernazione, reti, memoria, unità e altro.

Come dati di colore, anche l’icona dell’unità floppy è stata ottimizzata, cosa che probabilmente nessuno utilizzerà più.

Netflix: un altro passo verso la personalizzazione dei tuoi contenuti

La piattaforma di streaming Netflix ha già iniziato a lavorare a un nuovo progetto rivoluzionario. L’azienda sta chiarendo, annunciando questa nuova mossa che consentirà, tra l’altro, di creare playlist. Podcast: “N-Plus sarà uno spazio futuro su Internet dove potrai saperne di più sugli spettacoli Netflix che ami e su qualsiasi cosa ad essi correlata.” E tutorial e altre funzionalità che ti avvicinano ad app e servizi come YouTube o Spotify.

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Il lavoro sul campo è già iniziato e Netflix sta raccogliendo informazioni tra migliaia di utenti per prendere questa nuova svolta verso la personalizzazione dei contenuti della piattaforma e anche verso la possibilità per gli utenti di creare i propri contenuti da condividere con gli altri. Non c’è ancora una data di uscita, ma tutto indica che questo progresso genererà, come Netflix ha già fatto dalla sua uscita, un clamoroso cambiamento nel mondo dello streaming.

WhatsApp: rendi l’accordo sulla privacy più flessibile

Qualche tempo fa WhatsApp ha annunciato nuove politiche sulla privacy che sono state criticate da un gran numero di utenti, e molti di loro, infatti, hanno deciso di passare ad altre app di messaggistica. Messenger, parte del conglomerato Facebook, aveva avvertito che c’era tempo fino al 15 maggio per accettare i nuovi termini e che, altrimenti, il servizio non avrebbe potuto essere continuato. Ora WhatsApp ha deciso di ammorbidire la sua posizione in modo che gli utenti abbiano più tempo per accettarli e non c’è ancora una scadenza. La piattaforma ha riferito che gli account non verranno chiusi ma verranno applicate le restrizioni, cosa che non ha avuto alcun effetto.

Più sicurezza in Gmail: l’autenticazione in due passaggi sarà obbligatoria

Google ha annunciato che l’autenticazione in due passaggi sarà presto obbligatoria (non ha specificato quando). Questa è una misura di sicurezza che fino ad ora era solo facoltativa. Consiste nell’inserire, oltre alla solita password, una chiave che arriva via SMS al telefono dell’utente, per assicurarsi che il proprietario sia davvero quello che inserisce posta, foto e documenti nell’ecosistema di Google. Questo può essere fastidioso, ma l’azienda sostiene che sia necessario data la quantità di informazioni sensibili che gli utenti ospitano ogni giorno nei propri account Google.

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