Il francese Valentin Peret Peintre (Decathlon), il corridore ultraleggero di 23 anni, di 51 chilogrammi, ha lanciato la sua carriera professionale vincendo la decima tappa del Giro d’Italia, tra Pompei e la vetta della Boca de la Selva, lunga 142 chilometri. Lo sloveno ha mantenuto la maglia rosa di leader Dadej Pokhar (Emirati Arabi Uniti).
Creato da Barrett Peintre, “pittore” in francese Un capolavoro sulla strada per Boca de la Selva, dove ha attaccato a 3 km dalla fine, andando in solitaria e festeggiando, emozionato e incredulo, il suo debutto professionistico. Si è svegliato alle 3h.43.50, alla media di 38 km/h.
“Volevo un buon risultato ad un certo punto, ma ora ho la vittoria. Non potevo crederci“, ha detto il fratello di Auelien, Valentin, che ha vinto una tappa al Giro 2023. Ha finito con 30 secondi di vantaggio sul connazionale e idolo Romain Bardet (DSM) e un minuto davanti allo sloveno Jan Dratnik (Visma).
Nessuna lotta tra i favoriti. Nessuno ha attaccatoCosì Bocagar e gli Emirati Arabi Uniti si sono impegnati a marcare i rivali e a tenere al sicuro la maglia rosa. High Hierarchy ha tagliato il traguardo in 3,14 minuti. Il capitano del Giro ha mantenuto le differenze: 2,40 sul colombiano Daniel Felipe Martinez (Bora) e 2,58 sul gallese Geraint Thomas (Ineos).
Molti scappano con Juanbe Lopez
Giornata di montagna, senza riposo dopo il km 50, perfetta per pensare a scappare dalla lontananza. I corridori De Marchi, Simon Clarke e Hermans hanno accettato la sfida poco dopo essere partiti dall’antica città romana di Pompei, sepolta dal vulcano Vesuvio nel I secolo.
Ad alzare il profilo della tappa è stata la salita a Camposauro (2a, 6,1 km 7,5%), dove la fuga iniziale è stata annullata e si è formato un folto gruppo di 26 uomini, con Filippo Jana e Bardet in testa alla classifica generale. Più di 7 minuti. Tra gli altri c’erano Juanpe López, Alaphilip, Caruso, Esteban Chávez e Schachman.
Bocagar UAE non se ne è preoccupato troppo, nonostante fosse il gruppo responsabile della partenza in testa a un plotone, avanzando a 3,30 minuti dalla vetta. C’è molta salita fino al traguardo e pochi riposi.
I ribelli Dratnik controllano gli Emirati Arabi Uniti di Boggar
Senza fretta di dare la caccia agli insorti, gli Emirati Arabi Uniti hanno ceduto il palco. 30 km di ritardo di almeno 5,20 minuti. Tali informazioni hanno innescato i movimenti di fuga. Non tutti vogliono giocare bene le proprie carte quando scalano Boca de la Selva.
Lo sloveno Trotnik ha attaccato, aprendo un varco e quattro corridori, incluso Bardet, hanno reagito dietro di lui. Il connazionale di Bhogar ha sferrato il suo audace attacco da lontano. Ha iniziato a salire fino a Boca de la Selva (1°, 18,1 km 5,6%) con sicurezza e più di un minuto. Nel girone maglia rosa, pace, a 5 minuti di distanza.
Parede Paintre dipinge il lavoro della sua vita
Drotnik se la vedrà con la coppia francese Barrett Baindre e Bardet, quest’ultimo con la possibilità di salire sul podio. Valentine, il più giovane dei fratelli Peintre, ha fermato il suo compagno a 3 km dal traguardo. Insegue lo sloveno, lo afferra e lo immobilizza. Dritto al bersaglio.
L’ultraleggero di Annemass, di soli 51 kg, è volato al traguardo per la vittoria e ha lanciato il suo record professionale all’età di 23 anni. Nessuno riusciva più a prenderlo. A Boca de la Selva Barrett Peintre ha segnato un record impressionante.
L’anno scorso vinse Aurelien, questa volta Valentin. I fratelli hanno già una posizione. Festa nella famiglia dei “pittori”. E un giorno in meno per il viaggiatore, questa volta rilassato, sobrio e senza spendere troppo. Sabato ha già una cronometro. Rischi e ragionevolezza.
Questo mercoledì sarà l’undicesima tappa, tra Foiano di val Fortore e Francavilla al Mare, 207 km.
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