Di @amatiz12
Bosco della Val Gardena › Passo Brocon (159km)
Secondo i parametri dell’era moderna, un dislivello positivo di 4000 metri su una distanza di soli 160 km forma una piattaforma montuosa elevata.
Il primo tentativo verrà effettuato prima del segnale di partenza… sul rullo. I corridori devono riscaldare le gambe e il corpo in condizioni stazionarie mentre salgono dal km 0.
7,4% a 8900 metri di altitudine lanciato quest’avventura di mercoledì, un luogo dove piove per scappare e, soprattutto, per raccogliere punti per la montagna, dopo la rimozione del passo dell’Ambrile, questo porto – originariamente 2° – è stato designato come Sima . Una copia di questa versione, che è la versione incoronata ad un’altitudine più elevata (2244 metri sul livello del mare).
La battaglia per gli Azzurri può lasciare il segno e impedire il consolidamento di un gruppo di testa, così dopo una lunga discesa di quasi 40 km, questa avventura può essere pienamente strutturata sulla successiva salita decisiva.
Dovrebbero essere percorsi una ventina di chilometri con tre tratti ad una pendenza media del 5%. I primi 5 km sono a 6,5% costante, poi 8 sono pianeggianti e gli ultimi 6 sono in pendenza in salita fin dalla partenza. Con una salita di oltre 40 minuti e un’elevazione della vetta vicina ai 2000 metri, questo sforzo a lungo termine dovrebbe essere sufficiente per filtrare i migliori scalatori.
È interessante notare che la sezione intermedia della salita è l’unica adeguatamente pianeggiante dell’intera sezione, che è infinita su e giù. Dopo 27 km di discesa si presenta un 3° di scarsa rilevanza, seguito da un’altra discesa con alcuni pendii nascosti.
A 45 km dalla fine, faremo il primo dei due passaggi attraverso Procon, vale la pena precisarlo, non sono copia e incolla.
Questa prima salita di difficoltà si svolge sul versante nord, liscio, con pendenze dal 5 al 6% su 15 km e senza rilievi nascosti che possano aumentare i danni.
Finisce al traguardo, ma a testa in giù, pochi istanti dopo sarai sulle strade, contro la gravità per i ciclisti.
La decorazione è diversa. I primi 5100 metri sono lunghi, con le stesse pendenze di prima, e infine altri 5 km di vera durezza. La pendenza inizialmente è dell’8% e rimane tale per due chilometri, finché la pista scende con pendenze che non scendono sotto la doppia cifra. Per facilitare la segnalazione, a questo tratto sono stati assegnati da 5 a 2 km per la chiusura. Questo è il terreno per le mosse decisive per le vittorie di tappa o per i generali.
Poi tutto si addolcisce senza tralasciare l’ultima salita di 800 metri all’8%, che porta ai 500 finali, completamente pianeggianti e su asfalto stretto.
Clima
Tanta pioggia e freddo, ma non deve essere motivo di stop perché le condizioni non sono le stesse dell’Umbrailpass.
Scenario
Il ritaglio e il suo pubblico con una M sul petto hanno dato a Bogey la vittoria che non voleva, e se non fosse stato per la vicinanza di Martinez, si sarebbe arreso. Con quel regalo non gradito lo sloveno avrebbe messo fine alla sua avidità e questa volta il fuggitivo avrebbe trattenuto il bottino.
Scherzi a parte, sì, sarà un viaggio per via dell’ambiente e del percorso.
A questo punto verranno ripetuti i nomi che vedremo in seguito perché quello è il formato. Piccoli dettagli qui fanno la differenza tra successo e fallimento, a cominciare dai poteri forti, ma anche decidere chi è più intelligente per evitare le staffette o partire in tempo.
La cosa interessante è che questi livelli non offrono uno scontro serrato tra cacciatori, perché non è del tutto chiaro chi sia migliore dell’altro.
Se non fosse per il segnale di debolezza presentato martedì, o vista la sua posizione a Livigno, non glielo permetterebbero così facilmente come fece in quell’occasione. È importante avere un partner che accetti questa responsabilità.
A causa dell’elevato numero di punti e del fatto che chi si impegna negli sprint in cima ai passi non ha la forza necessaria per lottare per la vittoria, viene prestata particolare attenzione alla lotta in montagna.
Nel gruppo, l’unica cosa interessante è una serrata disputa per il gol tra Tiberi e un Arensman esposto, oppure O’Connor che mostra finalmente le sue doti di scalatore e rischia per la posizione del podio che continua a scivolare via. Oltre alla caduta di Tommaso. Nell’interesse di questa squadra, Martinez può assicurarsi quel secondo posto che, secondo questo server, garantisce di evitare il disastro.
Preferiti
Michael Storr- Non si sa più se correrà a tappe o nella classifica generale.
Simon Geschke – Ovviamente è concentrato nel segnare più punti possibili, cosa che lo escluderà dalla vittoria.
Nairo Quintana- A meno che Movistar non ripeta la sua tattica, dovrà tentare nuovamente la fortuna in gara.
Aurélien Paret-Peintre – Sapendo che Valentine ha già fatto il suo dovere, la iscrive al decathlon.
Attila Walter – Un altro scalatore con buone sensazioni.
Cristiano Scaroni – Come i tedeschi di Cofidis, puntate sulla montagna.
Damiano Caruso – Per uno che ha primeggiato nelle ultime edizioni del Giro, deve fare di più che tirare Tiberi…
Esteban Chaves – Con il generale fuori dall’equazione, deve usare la sua qualità per scappare o, in caso contrario, consegnarlo all’altra risorsa della sua squadra, Steinhauser.
Giulio Bellisari- Con molto incoraggiamento dopo la vittoria morale del Monte Bana.
Dadej Bhogar – Se dovesse vincere ancora, sarà contro la sua volontà.
Predizione
La Colombia festeggerà con Nairo Quintana.
Alessandro Matiz
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