Germania, Italia e Spagna guidano la distruzione aziendale

Germania, Italia e Spagna guidano la distruzione aziendale

Quanto al ministro dell’Economia, la Spagna non se la passa bene, se la cava bene, anche se ha dimenticato che il nostro Pil è cresciuto solo dello 0,5% nel primo trimestre con un calo dei consumi dell’1,4%.

L’anno prossimo il nostro Paese avrà un deficit del 3% senza fare alcuno sforzo. Abbiamo chiuso il 2022 in calo del 4,8% e nel primo trimestre dell’anno, Abbiamo dovuto prendere in prestito 33 miliardi di euroIl che equivale a un deficit del 72% rispetto al totale dello scorso anno.

Il ministro del Lavoro dice che la disoccupazione sta aumentando in modo esponenziale, il che ha confermato che dobbiamo tutti fare le nostre stime per scoprire la realtà, e mi risulta che siamo al 14,7%, che è più del doppio del tasso nei peggiori paese nel mondo. Unione Europea.

E il ministro della Previdenza dice che il problema delle pensioni è stato risolto con la sua riforma, e che non ha fatto altro che maltrattare gli imprenditori che dovranno versare alle casse previdenziali 18 miliardi in più, perché questo non si rompa .

E immagino che il Presidente abbia detto a Biden, che la Spagna è, senza dubbio, il faro che illuminerà l’Unione Europea durante il secondo semestre, in cui sarà il Presidente del Consiglio, Dai, immagino Biden che picchia il suo capo nel suo ufficio ascoltando Sanchez dire tutte le lodi per la sua amministrazione.

Ma c’è un ministro che è muto, non perché abbia problemi di capacità di parlare, ma perché è nascosto perché nessuno sappia della sua esistenza. Inoltre dovevo sapere chi fosse il Ministro dell’Industria, del Commercio e del Turismo, perché non avevo idea di chi fosse, ma siccome non parla, non ci metto neanche il suo nome. E tace, perché deve ancora digerire l’ultimo rapporto Eurostat appena pubblicato il 13 maggio sul tasso di distruzione aziendale a livello europeo, dove Ancora una volta la Spagna si colloca tra i grandi “vincitori”..

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Questo indice, pubblicato trimestralmente e che non contiene ancora un punteggio per la Francia, aggrega la dimensione della distruzione aziendale in ciascun paese e la converte in un indice core pari a 100 nel 2015.

Al momento, i dati pubblicati riguardano 22 paesi, anche se solo 20 appartengono all’Unione Europea, poiché sia ​​la Norvegia che l’Islanda sono paesi associati.

Dei 22 paesi, 6 non solo stanno distruggendo le corporazioni, ma le stanno anche creando. Questi paesi sono la Slovacchia, che ha ridotto il proprio tasso di fallimenti del 20,4%, l’Irlanda, che lo ha ridotto del 6,1%, il Lussemburgo, che ha anch’esso ridotto il proprio tasso di fallimenti, del 4,2%, il Portogallo, che lo ha ridotto del 3,6%, e la Romania, che lo ha ridotto del 2,6%. % e Ungheria 1,3%.

Tra tutti, il Paese con l’indice più basso è l’Irlanda, con un punteggio di 62,6, a indicare che dal 2015 non solo ha distrutto imprese, ma ha creato il 37,4% di imprese in più rispetto a quest’anno.

dei grandi paesi dell’Unione Europea, Nessuno sta bene nella fotoAnche se ci manca la Francia.

E così abbiamo i Paesi Bassi, che sono cresciuti, anche se solo dello 0,9%, nella distruzione aziendale nel primo trimestre dell’anno. Segue la Polonia, che si piazza al nono posto, con un aumento del 4,4%, ed è vicina alle elezioni. Potrebbe creare qualche problema al governo polacco. Al quarto posto la Spagna, che in un trimestre è cresciuta del 7,8% nell’indice di distruzione.

L’Italia è terza con un tasso di crescita dell’8,5% e molto più alto della Spagna. Si riferisce a tutto quello che resta da fare a Giorgia Meloni, che è in giro da ottobre 2022 e presto comincerà a chiedere risultati.

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Al primo posto c’è la Germania, che nel trimestre ha aumentato le distruzioni aziendali del 24,9%, il che è un vero oltraggio. Il cancelliere socialdemocratico è al timone della Germania da più di cinque trimestri e mostra la loro incapacità di gestire la più grande potenza dell’UE, il cui arrivo ha solo esacerbato la situazione in cui la Merkel ha lasciato la Germania dopo la sua ultima legislatura. dimenticare.

Ogni volta che riceviamo dati per l’Unione Europea, troviamo sempre l’Irlanda e bene il Lussemburgo, e da lì, a volte alcuni paesi baltici, alcuni paesi nordici, altre volte isole come Cipro o Malta, Ma non abbiamo mai trovato niente di buono in Spagna.

Capisco che il mantra è sempre lo stesso: ripetere una bugia quante più volte possibile finché non suona come la verità. Il problema è che oggi, con la possibilità offerta dalle reti e da alcuni media, sta diventando sempre più difficile per il presidente e il suo governo. Nel distruggere le aziende non siamo i peggiori, ma siamo tra questi.

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