ROMA, 2 settembre (.) – Grazie “al lavoro svolto anche da lui”, il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha espresso oggi l’auspicio che i 27 Paesi raggiungano un accordo sul Patto di stabilità “prima della fine del l’anno”. fatto dalla Presidenza spagnola dell’Unione Europea.
“Dobbiamo raggiungere un accordo sulle regole fiscali e sul Patto di stabilità e crescita. Sono convinto che i governi stiano lavorando sulla base della proposta della Commissione e sono ottimista, se necessario, sul fatto che sia possibile raggiungere un accordo prima.” Ha aggiunto. Ha detto a Cernobbio (nord Italia) la fine dell’anno.
“Ho fiducia anche nel lavoro che la presidenza spagnola sta facendo e farà”, ha detto Gentiloni ai media locali a margine del Forum Ambrosetti, uno degli eventi politici e finanziari più importanti d’Europa.
Il commissario europeo ha chiarito che l’UE non può estendere le norme attuali nel 2024.
“Abbiamo deciso di sospendere le regole del Patto di stabilità il 17 marzo 2020, pochi giorni dopo la dichiarazione della pandemia, e le abbiamo prorogate, direi abbastanza facilmente, nel 2021, con qualche dibattito nel 2022 e con molta discussione in 2021.” 2023: Non loro, prolungheremo nel 2024.
Secondo Gentiloni, “un mancato accordo, e quindi un ritorno allo status quo ante, rivelerebbe, da un lato, le difficoltà delle regole precedenti. Di queste regole abbiamo parlato due o tre anni, anche se sicuramente hanno fallito gli elementi utili e positivi che dovrebbero essere la Sua affermazione, nel rilanciare la crescita o nel ridurre significativamente il debito, quindi suggerirlo nuovamente non sarebbe certamente l’ideale.
Ha aggiunto che la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde “ci ricorda spesso che il raggiungimento di questo accordo è fondamentale anche nella valutazione globale da parte della Banca centrale europea dello stato dei mercati, e penso che questo sia uno dei fattori aggiuntivi”. Le ragioni per cui dobbiamo agire in modo responsabile per raggiungere un accordo.”
Riguardo agli ultimi dati che mostrano un rallentamento dell’economia europea, ha affermato che aggiorneranno le previsioni l’11 settembre e che le prospettive attuali sono “un contesto di continua inflazione, e quindi di rallentamento, piuttosto che di recessione, dove è più È importante che l’UE sia competitiva.”
“La crescita sicuramente rallenta perché i costi energetici gravano sull’industria manifatturiera, e il rallentamento della Cina pesa anche su alcuni paesi in particolare”, ha detto, aggiungendo che si aspettano che “nel settore dei servizi, la stagione turistica aiuterà il ripresa della crescita.”
Il Forum Ambrosetti di tre giorni a Cernobbio, sulle sponde del Lago di Como, riunisce i principali sostenitori dell’economia, della finanza e della politica italiana ed europea, per discutere, tra gli altri temi, delle sfide globali del futuro e del loro impatto sull’economia. Ma anche sviluppi scientifici e tecnologici, nonché analisi della situazione geopolitica globale.
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