Il musicista italiano Franco Patiato è morto nell’antico castello di famiglia a Milo (Sicilia) all’età di 76 anni, come si legge in un tweet di Antonio Spadaro, direttore della Cattolica di Siviglia. “Abbiamo lasciato il maestro. Uno dei più grandi compositori italiani. Unico, impareggiabile sempre alla ricerca di nuove espressioni artistiche. “Lascia un’eredità duratura”, ha detto il ministro della Cultura italiano Dario Franceschini dopo aver ascoltato la notizia.
Patiato, che da diversi anni combatte una malattia così poco segnalata, è un pop totem. Il compositore è passato dalla Hit Parade per la musica leggera italiana nella seconda metà degli anni Sessanta alla rottura, dopo essere passato per il Conservatorio di Milano, attraverso sperimentazioni elettroniche e progressive negli anni Settanta. Da lì sarebbe approdato alla musica pop italiana degli anni ’80, al successo (fallimento) all’Eurovision. Successivamente, è entrato in un tempo impreciso, con una scia spettrale. La sua carriera è stata una continua ricerca di conoscenza e spiritualità, Da qui nasce la forma pop più distintiva, con parole inesauribili su temi e sfumature.
Patiatu era un creatore eclettico e prolifico che coltivava anche la scrittura, compone opere e musica sacra, era un regista, editore, viaggiatore professionista, mistico e persino un pittore con lo pseudonimo di Suvan Barzani. Aveva anche un volto politico e divenne cancelliere regionale in Sicilia. Tuttavia, l’avventura è durata meno di sei mesi poiché è stato licenziato dopo aver definito i parlamentari italiani “puttane pronte a tutto”. Abel Hernandez ha scritto su El Cultural nel 2012 “Patiato è unico nella sua leggerezza, nel suo salto, nella sua vita equilibrata, quasi nell’aria”.La sua sintesi di saggezza, mondanità, divertimento, sperimentazione e tendenza alla popolarità non è più difficile da confrontare ma da predicare.
Franco Patiato è nato a Ribosto, in Sicilia, nel 1945. Molto legato alla madre Grazia, morta nel 1994, non ha mai amato la vita sociale, preferendo vivere in segreto alle pendici dell’Etna e sviluppando la sua stretta amicizia con il filosofo italiano e lo scrittore Manlio Segalambro. Non essendo un amico per spiegare le sue creazioni, preferiva che le canzoni fossero tutto ciò che aveva da esprimere.
A vent’anni si dimette dalla famiglia e si trasferisce a Milano. Nel 1968 ottenne il suo primo contratto musicale e iniziò a cantare canzoni pop.Mentre sta iniziando a ottenere un riconoscimento grazie al look romantico questo è amore. Nel cabaret Club 64, dove ha suonato e cantato, ha incontrato Paolo Poli, Enzo Ganaci, Renato Posito, Bruno Luzzi e Giorgio Gaber, con i quali ha stretto una duratura amicizia.
Negli anni ’70 incontra il musicista sperimentale Gori Kamisaska e collabora con lui al gruppo Osage Tribe, una rock band italiana progressista e psichedelica. Parallelamente, come solista, ha pubblicato un album di fantascienza Accordo / paranoia (1971), considerata da molti la migliore musica rock progressiva degli anni ’70 in Italia. Dopo i primi lavori con Giorgio Jaber e Umberita Cooley, ha debuttato come solista nel Bla-Bla di Pino Massara con gli album. Il feto S inquinamento, Prima che fosse suonato da grandi della musica contemporanea come John Cage e Karlheinz Stockhausen, quest’ultimo uno dei suoi più grandi amici.
Dal 1971 Battiato sperimenta la musica elettronica, Per produrre una serie di dischi che sono passati inosservati durante la sua presentazione, ma fino ad oggi è considerato un cult da molti. In quel momento generale Sulla fionda dell’Ariete (1973), Clic (1974), Emily “the wrestler” (1975) e nello stesso anno la compilation Sospensione. A quel tempo è diventato un esperto con VCS 3 analogico.
Nel 1975 ha cambiato la sua casa discografica in Dischi Ricordi. Con questo nuovo contratto viene pubblicato LP Batiatu (1975), Jockbox (1976) e L’Egitto di fronte alla sabbia (1977). Con questo album Franco Patiato ha vinto il Premio Stockhausen per la migliore musica contemporanea. Nel 1977, ha reciso i legami con la società Ricordie Records e ha firmato con la EMI. Da quel momento si avvicina al genere pop, che gli è valso una grande popolarità presso il pubblico italiano. Durante questo periodo, i suoi album hanno lavorato in collaborazione con musicisti famosi come il violinista Gusto Pio.
Nel 1979 ha pubblicato l’album L’era del maiale bianco. Nel 1980 ha presentato l’album Patrioti, E nel 1981 Album La voce di mr, Che è riuscita a ottenere un grande successo nel suo paese, diventando la prima azienda italiana di LP a vendere più di un milione di copie. Un anno dopo fu pubblicato l’album La nave di NoèDove le canzoni Voglio vederti ballare (yo quero vert danzar), Tra le altre cose. Con questo album, Patiato si è guadagnato la reputazione di uno dei musicisti più versatili e intelligenti d’Italia. Molte delle sue canzoni dell’epoca contenevano parti sia in inglese che in arabo (una lingua che Patiatu iniziò a studiare durante uno dei suoi viaggi in Turchia). Alcuni dei suoi album sono stati anche pubblicati interamente in spagnolo e inglese. Nel 1984 ha rappresentato il suo paese all’Eurovision Song Contest in Lussemburgo con Tozeur si allena, Formando un duetto con Alice e ottenendo il quinto.
Artista siciliano Mantiene la sua presenza teatrale su un filo vocale molto fragile “Legge molto di più che cantare, ed è spesso vicino all’estinzione”, ha detto il critico letterario Nadal Sawa in una registrazione del concerto di Batiato del 2017 al Vegan Nights di Madrid. Con una coda di cavallo corta e una giacca rossa il cantanteTrascorre la maggior parte della festa seduto sul suo leggendario palco con tappeti orientali, e da un certo momento abbiamo iniziato a sentire come Si descrive, con buon umore ma senza scherzi, “Coraggio”.. Le poche volte che ha osato ballare, difficilmente si può dire che l’abbia fatto e, ironia della sorte, questo gli permette finalmente, dopo tanti decenni di esperienza, di imprimere i suoi movimenti con la stessa eleganza delle sue melodie. Successivamente, il 17 settembre, Patiato eseguirà il suo ultimo concerto al Teatro Romano di Catania.
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