Condividiamo il contenuto del videomessaggio di Papa Francesco in occasione dell’incontro di studiosi a Teramo promosso dalla Diocesi d’Abruzzo. La loro missione è formare le nuove generazioni, costruttori di pace in un mondo che, dopo una pandemia, ha la possibilità di ripensare al rapporto tra scienza e società.
Michel Raviart – Vaticano
L’incontro con gli scienziati «è un grande dono di speranza per l’umanità», perché «mai come in questi tempi si è avvertita la necessità di rilanciare la ricerca scientifica per affrontare le sfide della società contemporanea». Per “nutrire il desiderio di conoscenza nascosta nel cuore di ogni uomo e donna” encíclica tutti i fratelliOccorre quindi che “la ricerca scientifica metta i propri indicatori al servizio di tutti, cercando sempre nuove forme di cooperazione, condividendo risultati e costruendo reti”.
Non c’è conflitto tra fede e scienza
Con queste parole Papa Francesco si è rivolto agli scienziati e alle autorità accademiche riunite presso l’Università di Teramo in occasione dell’incontro internazionale “Science for Peace”, organizzato in occasione del giubileo di San Gabriele, il cui santuario si trova alle pendici del Grande Sasso, dove hanno sede i laboratori nazionali di fisica nucleare.
Un incontro promosso dalla diocesi di Teramo, che è particolarmente soddisfatto del Papa, poiché testimonia che “non può e non deve esserci conflitto tra fede e scienza”.
Ripensare il rapporto tra sanità e famiglia
Senza trascurare il pericolo che “il progresso scientifico sia l’unico approccio possibile per comprendere un aspetto della vita, della società e del mondo”, Francisco afferma anche che a causa della pandemia è necessario stabilire un nuovo rapporto tra scienza e società.
vivere l’emergenza sanitaria, in modo maggiore e di maggiore urgenza; Ha esortato lo scienziato a ripensare le prospettive di prevenzione, cura e regolazione della salute, tenendo conto delle implicazioni antropologiche relative alla società e alla qualità dei rapporti tra famiglie e, soprattutto, tra generazioni.
“Non c’è conoscenza scientifica”, infatti, “devi camminare da solo e sentirti autosufficiente”. Così, la realtà storica “Va affrontato nella pluralità dei saperi, che nella sua peculiarità contribuisce alla crescita di una nuova cultura capace di costruire la società valorizzando la dignità e lo sviluppo di ogni uomo e donna”.
Formare la nuova generazione
Nel ringraziare gli ospiti dell’incontro e “tutti gli uomini e le donne dediti alla ricerca scientifica”, Papa Francesco ha fatto riferimento in particolare al professore italiano Antonio Zicici, onorato durante l’evento, “che continua a dedicare la sua vita allo sviluppo della scienza e la formazione delle nuove generazioni”. Quest’ultimo è un compito importante per lo sviluppo della scienza:
Crea un nuovo collegamento social
La scienza è, infatti, “una grande risorsa per costruire la pace” e quindi la missione del mondo è “guardare come si possa creare un nuovo legame sociale” e impegnarsi “ad avvicinare la ricerca scientifica a tutta la società, dal locale all’internazionale, e che insieme si possa superare ogni conflitto” conclude il Papa.
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