Francesco visita l’Ungheria in nome della pace e del futuro dell’Europa |  Il papa ha una visione diversa rispetto al primo ministro Viktor Orban, sostenitore dell’estrema destra

Francesco visita l’Ungheria in nome della pace e del futuro dell’Europa | Il papa ha una visione diversa rispetto al primo ministro Viktor Orban, sostenitore dell’estrema destra

Da Roma

Lui Papa Francesco Parti questo giovedì a Ungheria In una visita di tre giorni dove incontrerà le autorità politiche, la comunità greco-cattolica, i giovani ma anche poveri, immigrati e rifugiati da diversi paesi, Soprattutto dall’Ucrainadove più di cinque milioni di persone sono fuggite a causa di La guerra con la RussiaAvviato nel febbraio 2022.

Questo è il quarantunesimo viaggio all’estero di Francisco. Non è la prima volta che il Papa si reca a Budapest, capitale dell’Ungheria, perché questa volta realizzerà in pieno il suo programma. Viaggio a Budapest nel 2021 per chiudere la Conferenza Eucaristica. Anche Papa Giovanni Paolo II è stato in Ungheria due volte (1991 e 1996).

I temi principali che Francesco affronterà, secondo la sala stampa vaticana, sono l’ecumenismo, le sfide delle nuove generazioni (tra cui quella ambientale), il ruolo dell’Unione europea e la famiglia. La guerra sarebbe un altro grosso problema Negli incontri di Budapest, tenuto conto anche che il Consiglio cardinalizio, riunitosi il 24 e 25 aprile in Vaticano, ha affrontato il tema dei conflitti e delle guerre che interessano il mondo, sottolineando la necessità di coordinare il lavoro di tutta la Chiesa per costruire la pace . Ovviamente a Budapest Papa Francesco accennerà alla situazione in Ucraina, Paese da cui sono arrivati ​​molti profughi in Ungheria Fuga dalla guerra perché entrambi i paesi condividono un confine di 135 km. Ucraini latitanti arrivano alla frontiera con bus, auto e camion, come possono e dopo lunghe file riescono ad entrare in Ungheria per poi proseguire verso altri Paesi come Francia, Germania e Italia. Si parla di oltre 500.000 profughi transitati dall’Ungheria.

Durante i suoi incontri in Ungheria, ha spiegato alla stampa il direttore dell’Ufficio informazioni vaticano Matteo Bruni, il papa dirà anche “una parola per tutta l’Europa, nata da un’appassionata costruzione di una comunità di nazioni, passione forse temperata negli anni. Il ruolo dell’Europa e gli europei in questi tempi saranno messi in discussione, anche se a livello politico, ma anche a livello sociale e culturale, l’Europa è un popolo con una storia e una responsabilità da impegnare per la pace nel mondo”.

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incontri con il governo

A livello ufficiale è previsto per il 28 aprile, giorno dell’arrivo a Budapest, Il Papa incontra il presidente ungherese Katalin Novaknel Palazzo di Sandor, poi con Il primo ministro Viktor OrbanNell’ex convento carmelitano, oggi sede del suo ministero. Anche lì riceverà in seguito altre autorità della società civile, dei membri della chiesa e del servizio diplomatico.

Secondo diverse stime dei media, la visita di papa Francesco a Budapest non sarà facile, per divergenze importanti su immigrati e rifugiati, ma anche per la guerra in Ucraina, che sta conducendo con il premier Orban. Sebbene Orbán si sia già incontrato altre tre volte, l’ultima nell’aprile 2022 dopo la sua rielezione a primo ministro.

Il servizio stampa della Santa Sede ha fatto sapere che con il presidente Novak, che è alla guida del Paese da quasi un anno, e con Orbán, terrà incontri privati, il che significa che non tutto (o forse niente) di quanto detto sarà rilasciato. alla stampa.

A proposito di immigrati, premier controverso, sostenitore della destra europea Sostenitore dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald TrumpÈ sempre stato contrario alle misure di aiuto discusse in Ue perché considera i migranti un “veleno” per l’Europa. Orbán è anche uno dei pochi nell’Unione Europea che ha cercato di fermare le sanzioni contro la Russia per la guerra e si è opposto all’adesione di Svezia e Finlandia alla NATO (l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico). La Finlandia, che confina con la Russia, è già parte ufficiale della NATO e potrebbe presto diventare la Svezia.

Il Primo Ministro dell’Ucraina a Roma

A tutto questo bisogna aggiungere Giovedì l’incontro concesso da papa Francesco al primo ministro dell’Ucraina, Denys ShmyhalIl quale è stato ricevuto nel Palazzo apostolico del Vaticano, dove le fondazioni ucraine hanno invitato il Sommo Pontefice a visitare il suo Paese. Il Presidente del Consiglio ha poi incontrato il Ministro degli Affari Esteri del Vaticano (secondo della Santa Sede), il Cardinale Pietro Parolin e Monsignor Paul Richard Gallagher, Ministro per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. Secondo la Sala stampa della Santa Sede, durante l’incontro con il Papa sono state evidenziate molte questioni legate alla guerra, soprattutto l’aspetto umanitario e gli sforzi per riportare la pace.

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E il primo ministro ucraino, da parte sua, ha detto in dichiarazioni alla stampa che ha spiegato al Papa durante l’incontro, “la formula di pace per il presidente Volodymyr Zelensky, e abbiamo discusso in dettaglio i passi che il Vaticano può fare per aiutare noi.” Hanno anche parlato di bambini orfani che sono stati “portati via con la forza dalla Russia” e hanno invitato “la sua presenza a visitare Kiev”.

E Shmihal aveva incontrato, mercoledì, alcune autorità italiane per discutere della ricostruzione del suo Paese, alla quale si è unito il governo di destra. Giorgia Meloni Dice che è molto interessato a contribuire.

Francesco ha espresso più volte l’intenzione di visitare l’Ucraina e la Russia, offrendosi di fatto come negoziatore di pace. Ma la Russia non ha dato una risposta positiva.

Il resto del programma è in Ungheria

Sabato 29 sarà la giornata più intensa per Francisco, che incontrerà rappresentanti di settori spesso abbandonati o ignorati dalla società e per i quali ha sempre un interesse particolare. Nel corso della mattinata il Papa effettuerà una visita privata ai bambini dell’Istituto Beato Laszlo Batthiani-Strattmann, una scuola e convitto per bambini non vedenti e ipovedenti fondata nel periodo comunista (1945-1989) in Ungheria da una suora, Anna. Feher, anch’egli ipovedente. L’istituto porta il nome di un personaggio aristocratico che alla fine dell’Ottocento era noto come “il medico dei poveri”, perché si occupava di curare soprattutto i ciechi ei ragazzi poveri. László Batthyány-Strattmann è stato consacrato dalla Chiesa cattolica nel 2003. Successivamente, Francesco avrebbe incontrato i poveri e i rifugiati nella chiesa ungherese di Santa Elisabetta.

Al mattino ha in programma anche incontri con i membri della Chiesa cattolica romana e nel pomeriggio con gruppi di giovani. Verso la fine del pomeriggio, come era solito fare nei suoi viaggi all’estero, incontrava i membri della Compagnia di Gesù, cioè i Gesuiti, l’ordine a cui lui stesso apparteneva.

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Domenica Francesco celebrerà la messa nella piazza Kossuth Lajos di Budapest, che è una delle piazze più famose della capitale ungherese perché si trova di fronte al palazzo del Parlamento. E nel pomeriggio, poco prima di partire per Roma, incontrerà i laureandi della Facoltà di Scienze informatiche ed elettroniche.

Il rientro da Budapest è previsto alle 18:00 ora locale e l’arrivo a Roma alle 19:55 in Italia.

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