Eibar |  Llorente: “Voglio segnare il mio primo gol con l’Eibar”

Eibar | Llorente: “Voglio segnare il mio primo gol con l’Eibar”

Fernando Llorente è vicino a concludere un anno senza alzare le braccia dopo un gol della sua squadra. L’ultima occasione inizia il 16 marzo 2021, con l’Udinese contro il Sassuolo in Italia. Quindi è desideroso di segnare di nuovo. “Spero presto di poter segnare il mio primo gol con l’Eibar, e non vedo l’ora di farlo”riassume la sua guida di un’auto elettrica in un rapporto dell’Eibar media, club per il quale ha firmato tre mesi fa in una trattativa che ha avuto un grande impatto mediatico.

L’attaccante de La Rioja sottolinea di essere finito all’Eibar proprio per questo Non si sentiva ancora “pronto” per lasciare il calcio. “Finora non ho avuto problemi fisici, quindi volevo andare avanti e fare del mio meglio”, dice. Llorente si rese anche conto che il fatto di essere stato disoccupato per cinque mesi non era stata un’esperienza “facile” per lui e aveva causato “molti danni”. “Alla fine, è quello a cui siamo abituati fin da quando eravamo bambini, e non è facile avvicinarsi alla fase finale della tua carriera. La verità è che penserai a cosa fare dopo che il calcio sarà finito”, spiega il campione del mondo con la Spagna nel 2010.

Llorente ha anche fatto riferimento alla sua permanenza nel calcio inglese, elogiando la “acutezza” di questo sport e rispettando la “privacy” di un giocatore una volta terminate le partite. E sulla sua carriera in Italia, ha sottolineato che c’è “molta pressione” e che i tifosi sono “caldi” come gli spagnoli. La loro cultura è più “simile”. Ricorda che quando era alla Juventus “gli avversari erano molto vicini a noi in difesa con difese molto affollate ed era molto difficile per noi aprire le partite, perché non potevi trascurarti e farti prendere in contropiede. Un sistema che ho amato ed era già al 70°, 80° o 90° minuto, alla fine siamo riusciti a vincere le partite.

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La partenza da Bilbao è stata circondata da molto rumore. Llorente osserva che “non avrebbe mai pensato di poter lasciare l’Athletic, ma sono nate ‘condizioni’ e dopo aver viaggiato all’estero ha avuto ‘esperienze meravigliose'”. Affronta molte difficoltà, perché quando cambi paese, devi adattarti a una nuova cultura, e prima di Tutto, unisciti al gruppo il prima possibile, il che può essere complicato in alcuni punti”.

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