Economia e geopolitica frenano il mercato italiano dei trattori

Economia e geopolitica frenano il mercato italiano dei trattori

Le vendite di trattori in Italia sono scese a 17.613 unità a causa di fattori economici e geopolitici. Sono stati osservati cali nelle gamme di media potenza, nelle macchine per la movimentazione e nei rimorchi, mentre sono aumentati le mietitrebbie e i trattori transpallet.

Agroprofessionale – Madrid 31/01/2024

La congiuntura economica sfavorevole, unita ai ritardi negli incentivi pubblici per l’acquisto di macchine agricole di ultima generazione, comporteranno un rallentamento della crescita del mercato italiano dei trattori nel 2023, dopo maggiori volumi di vendita nel biennio 2021/2022.

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Dati di registrazione – trattati da FederUnacoma Sulla base delle immatricolazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si rileva un calo delle trattrici del 12,9%, con 17.613 veicoli immatricolati (erano 20.211 nel 2022). Il calo ha interessato soprattutto i modelli di media potenza, da 57 a 130 kW (-23%), mentre i modelli di bassa potenza, da 20 a 56 kW (-5%) e le fasce superiori a 130 kW (-14%) hanno registrato contrazioni minori.

Nella categoria da 0 a 19 kW, invece, le immatricolazioni sono aumentate del 63%. Questo trend in aumento è dovuto anche alla recente modifica del Codice della strada, che – come spiega l'Associazione dei Costruttori – ha consentito agli operatori non professionali di immatricolare le macchine agricole.

Nel 2024

Come per le altre tipologie di macchine, la contrazione delle vendite ha riguardato anche i rimorchi, scesi dell'8,1% a 7.718 unità immatricolate contro le 8.398 unità del 2023, e i sollevatori telescopici, che però non si sono discostati dai volumi dell'anno precedente (-3,4% , attestandosi a 1141 unità (40 unità in meno rispetto al 2023).

Rispetto all'andamento del settore nel suo complesso, le mietitrebbie e i trattori a piattaforma si sono discostati da questo trend. La prima ha registrato un aumento delle vendite del 10,2%, con un totale di 390 unità rispetto alle 354 unità del 2022. Il numero delle auto vendute è invece aumentato del 15,9%, passando da 529 a 613 vetture.

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Nel 2023, l’andamento dei mercati risentirà soprattutto di variabili congiunturali, quali inflazione, rialzo dei tassi di interesse, crescenti tensioni geopolitiche (vedi il nuovo conflitto militare in Medio Oriente), nonché dall’incertezza dovuta ai ritardi nei fondi pubblici per l’acquisto di macchinari innovativi.

D’altro canto, il calo delle vendite non è legato ad un rallentamento della domanda, rimasta dinamica anche in un anno particolarmente instabile. I dati sulle immatricolazioni di trattori nuovi (17.613) e di macchine usate (57.782, pari a +8,1% rispetto al 2022) mostrano che il settore italiano della meccanica agricola esprime una domanda di circa 70.400 veicoli (in linea con il 2022, ma significativamente superiore a quella anni prima della pandemia) e che ciò si limita principalmente all’acquisto di veicoli usati, obsoleti e incapaci di soddisfare le esigenze produttive di un’agricoltura moderna e sostenibile. I programmi di incentivi giocano quindi un ruolo essenziale nel rinnovamento delle flotte, soprattutto in uno scenario come quello attuale, caratterizzato da molta incertezza.

Nel 2024

“Nei prossimi mesi, il possibile deterioramento della situazione economica e del quadro geopolitico, unito al nuovo rialzo dei prezzi – conclude FederUnacoma – potrebbero portare ad un ulteriore rallentamento delle vendite, mentre la piena applicazione dei nuovi strumenti agevolativi (PDR, PNRR, Nuova) avverrà – nota Sabatini, nota ISI -Inail Agricoltura, Fondo Innovazione) e l’allentamento dei vincoli creditizi potrebbe dare impulso al mercato”.


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