È così che Cannabino è entrato nella classifica IndyCar dopo la 500 Miglia di Indianapolis

Agustín Canapino ha corso domenica per la seconda gara consecutiva della 500 Miglia di Indianapolis IndyCar Nonostante abbia fatto un’ottima gara, è stato penalizzato per eccesso di velocità nell’area dei box durante l’ultima sosta e ha concluso 22°, quindi Ha aggiunto nove punti e ha concluso al 20° posto in classifica, Solo una posizione avanti rispetto a dove si trovava prima della gara. Il vincitore del test, che è stato ritardato di quattro ore a causa del tempo inclemente sull’ovale dell’Indianapolis Motor Speedway, è stato ancora una volta, Giuseppe Newgardenche ha vinto il primo posto A Duck Oward All’ultimo giro. La piattaforma è completata Scott Dixon.

Il pilota del Juncos Holliger Racing Team è rimasto tra l’ottavo e l’undicesimo posto per gran parte della gara, ma la violazione gli ha reso impossibile ottenere una prestazione storica oltre a raggiungere l’obiettivo di finire la gara, cosa che non era riuscito a raggiungere l’anno scorso. . Divenne così il secondo argentino a vedere la bandiera a scacchi Raoul Rigante Lo raggiunse nel 1933 con la Chrysler.

Il nuovo leader del Campionato IndyCar è Alex Palou grazie al quinto posto ottenuto alla 500 Miglia di Indianapolis e al 24° posto ottenuto da Willpower. Lo spagnolo è così arrivato a 152 unità, lasciando l’australiano a 140. Il terzo posto è stato condiviso da Dixon e Colton Herta Con 127 punti. Newgarden, nonostante la vittoria, è lontano dai migliori piloti del campionato: è al 17esimo posto con 61 punti.

Top 25 nella IndyCar 2024 con Agustín CanapinoIndyCar

Il prossimo appuntamento del campionato è il GP di Detroit il 2 giugno. In totale, la competizione durerà 18 giorni e si concluderà a settembre a Nashville, dove verrà nominato il campione. L’attuale detentore della corona è spagnolo Alex Ballou. Nel 2023, il nativo di Reeve è arrivato 21° su 37 piloti, con i suoi migliori piazzamenti 12° su tre. La sua partecipazione regolare alla IndyCar è storica perché sono state poche le Nazionali che lo hanno fatto prima: Carlo Baretti Il primo fu nel 1977 e loro seguirono l’esempio Enrico Mansilla, Juan Manuel Fangio II, Norberto Fontana E Gaston Mazzacanil’ultima volta nel 2004.

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