sabato, Settembre 7, 2024

Due giganti dello sport francese hanno acceso un calderone senza precedenti ai Giochi Olimpici

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Ex atleta Marie-José Perec E il judo Teddy Renner Furono gli ultimi salvatori della fiamma olimpica e responsabili dell’accensione del calderone delle Olimpiadi Olimpiadi Come tocco finale alla cerimonia di apertura Parigi 2024Si tiene oggi, venerdì, nella capitale francese.

I due atleti, tra i più apprezzati di Francia, hanno preso la torcia olimpica nei Giardini delle Tuileries e sono corsi verso il calderone alla base della mongolfiera, che resterà acceso fino alla chiusura dei Giochi, l’11 agosto. Ciò che non aveva precedenti nella storia olimpica era che il famoso calderone si alzava nel cielo e sembrava restare lì a galleggiare.

Perec e Renner, entrambi campioni olimpici, sono icone dello sport francese. Ancora nell’immaginario collettivo francese a più di 30 anni dalle sue imprese nell’atletica leggera, Marie-Joe è l’unica atleta del suo Paese a vantare tre medaglie d’oro (200 metri a Barcellona 1992, 200 metri e 400 metri doppi). Ad Atlanta 1996) e portabandiera della delegazione francese ai Giochi Olimpici del 1996.

“Le partite sono la mia vita!”, ripete la 56enne guadalupana, il cui nome era su tutte le scommesse per essere l’ultimo salvatore, e ha anche spiegato più volte che il suo sogno era accendere il calderone come Muhammad Ali, il leggendario pugile e figura nella lotta per i diritti civili negli Stati Uniti. idolatrava sua nonna, alla quale l’atleta era molto legata.

“Se verrà eletta, sarà come vincere un’altra medaglia d’oro, per tutto ciò che rappresenta”, ha ribadito qualche mese fa. “Sarò in un certo senso il piccolo Muhammad Ali di mia nonna”, ha impressionato tutti.

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A differenza di Perec, Renner è ancora in attività a 35 anni, e a Parigi 2024 punta a diventare il primo judoka della storia a vincere una medaglia d’oro nella divisione dei pesi massimi, rendendolo, se non già, il miglior atleta al mondo in questo disciplina.

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Originario anch’esso della Guadalupa, l’isola caraibica a nord del Venezuela e a sud-est di Porto Rico, Repubblica Dominicana e Cuba, il gigante di 2,04 metri e 140 kg ha vinto l’oro nella categoria Queen’s Judo a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 e il titolo a squadre. A Tokyo 2020 (l’edizione si è tenuta nel 2021 a causa della pandemia).

Ha vinto anche due bronzi olimpici (2008 e 2021) e undici titoli mondiali tra il 2007 e il 2023. La sconfitta nei quarti di finale a Tokyo contro il russo Tamerlan Pashaev non ha fatto altro che aumentare il suo appetito insaziabile. Da allora è imbattuto. Nell’ambiente del judo tutti lo conoscono come “The Boss”.

In attesa di vedere se riuscirà a vincere un’altra medaglia d’oro, Reiner porterà almeno di Parigi 2024 il ricordo indimenticabile dell’accensione del calderone, acceso per la prima volta nella storia da quattro mani, una donna e un uomo, un altro occhiolino dalla cerimonia di apertura all’era moderna.

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