ROMA, 10 giu. (EFE).- Gianluigi Donorumma, bambino prodigio del calcio italiano, è abituato alle pressioni. Ha saputo gestirlo sin dal suo debutto a 16 anni con il Milan, e continuerà a farlo in una Eurocup competitiva affrontando circostanze straordinarie poiché è senza squadra da quando ha rinnovato il suo contratto con il Milan.
I big d’Italia e d’Europa stanno seguendo la posizione di Donorumma, il suo contratto con il Milan in scadenza il 30 giugno, ed è stato ufficialmente rimosso dal cda della “Rosonora”, sostituito dal francese Mike Miknon. Attualmente è “senza lavoro”, ma non gli mancano gli avvocati.
Classe 1999, Donarumma è considerato il successore del Torino della Juventus Gianluigi Buffon, e per 22 anni Roberto Mancini ha negato il titolo europeo con un record di 215 presenze in Serie A.
Ha già battuto una lunga serie di record in Italia: il più giovane ha esordito in nazionale (17 anni e 189 giorni), il più giovane titolare con “Assuri” (18 anni e 31 giorni); Il più giovane a raggiungere 100 e 200 partite in Serie A (19 anni 49 giorni e 21 anni e 361 giorni rispettivamente).
Il portiere del Costellammare de Stebia (Campania, Sud), che rappresenta Mino Riola, ha deciso di non rinnovare il contratto con il Milan dopo diversi mesi di trattative, con Paulo Maldini, dirigente dell’area Milan, confermando la sua recente partenza.
Seguendo la sua evoluzione è stato indipendente con molti grandi club come il Paris Saint-Germain o la Juventus.
Ovviamente è necessario tirare il libretto degli assegni per allegarlo. Il portiere guadagna sette milioni di euro l’anno a Milano e rifiuta il piano da otto milioni del gruppo “Rosonora”.
L’incertezza può destabilizzare “Gigio”, ma chi gli sta vicino nella concentrazione italiana promettono di vederlo “tranquillo” e di concentrarsi solo sull’esame.
Questa situazione non è una novità assoluta per Donorumma, che ha vissuto momenti difficili nel 2017, prima di raggiungere un accordo con il Milan per prolungare la sua esperienza di “Rosonora”.
Certo, era emozionato per questo. Aveva appena 17 anni quando giocava da europeo under 21, e alcuni tifosi italiani hanno reagito duramente, lanciando in campo biglietti falsi e bollandolo come “mercenario”.
“Dolarumma” era il controverso soprannome datogli dai suoi avversari in quei mesi.
Donarumma ha finalmente trovato un accordo con il Milan per ingaggiare il fratello Alfonso e pagargli uno stipendio netto di un milione di euro a stagione.
Il portiere deve ora mettere da parte le voci sul suo futuro mentre si porta a un campionato europeo da eroe con l’Italia che torna ai migliori botteghini internazionali dopo un’attesa di cinque anni e non si è qualificata per la Coppa del Mondo 2018 in Russia.
L’11 giugno (partita inaugurale) contro Turchia, Svizzera (16) e Galles (20) si aprirà a Roma con tre partite della fase a gironi.
L’Italia, allenata da Roberto Mancini, riparte dopo la fiacca amministrazione di Gian Piero Ventura e sogna di essere incoronata con il secondo titolo europeo dal 1968.
Donarumma, che è stato recentemente selezionato come miglior portiere della stagione italiana di Serie A, ha vinto un trofeo nella sua carriera: la Supercoppa 2016.
Andrea Mondolivo
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