Roma, 11 dicembre (EFE). – Il Secondo Vicepresidente e Ministro del Lavoro, Yolanda Diaz, ha parlato oggi con Papa Francesco in Vaticano della riforma del lavoro in Spagna, nonché dell’importanza di porre fine all’instabilità e di rafforzare la dignità del lavoro.
Lo hanno spiegato fonti vicine al vicepresidente ai media in Italia dopo l’incontro che si è tenuto nel Palazzo Apostolico in Vaticano ed è durato circa 40 minuti.
All’epoca, entrambi hanno parlato del fatto che il lavoro dovrebbe essere dignitoso e della necessità di quadri legislativi che diano priorità al lavoratore come miglior strumento per l’inclusione sociale.
Pope e Diaz hanno condiviso l’idea che il lavoro debba avere diritti ed essere di qualità, e che le democrazie più sane sono quelle con posti di lavoro forti, secondo le fonti.
La seconda vicepresidente, che lo scorso ottobre è stata in Italia per parlare anche con il suo omologo italiano, Andrea Orlando, delle sfide del mercato del lavoro in entrambi i Paesi, ha colto l’occasione per raccontare al Papa le misure che il governo spagnolo ha attuato in per affrontare il problema della disoccupazione.
In questo senso, ha commentato al Papa come nonostante l’epidemia e che i numeri non siano ancora buoni, i numeri sono migliori di quelli del precedente governo, e questo è indice, secondo le fonti, che praticava politiche pubbliche. E più è diverso il reddito, meglio funziona l’economia.
In merito alle scadenze per l’adesione alla riforma del lavoro, le fonti hanno confermato che il governo sarà pronto entro il 31 dicembre, come promesso, e che la strada da percorrere con gli agenti sociali è definire un modello in cui il contratto normale sia a tempo indeterminato e lavoro la stabilità è preferita.
Le fonti hanno aggiunto che per ottenere un contratto a tempo determinato ci deve essere un giustificato motivo di natura produttiva e accessoria, e se le aziende risulteranno aver superato i propri limiti, saranno previste sanzioni.
Le fonti non hanno voluto addentrarsi nelle polemiche suscitate dalla sua visita in Vaticano, soprattutto tra i partiti di opposizione, e si sono accontentate di rilevare che il viaggio è avvenuto per conto del governo.
Diaz ha regalato al Papa una stola riciclata dei Carmelitani Scalzi di Alcalá de Henares e una copia di “Follas Novas” di Rosalía de Castro, un libro che i galiziani portarono con sé quando emigrarono in Argentina. EFE
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