ROMA, 19 apr. (Reuters) – Atlantia Investor e Hedge Fund hanno esortato il governo italiano a non premere per un accordo per la cessione delle proprie attività autostradali di Autostrade a DCI Italian Infrastructure Group.
Il documento DCI, datato 12 aprile, chiede al governo italiano di consentire al Comitato spagnolo per le infrastrutture di valutare la concessione ad Autostrad da parte di ACS “in modo indipendente e libero da ogni ingerenza politica”.
Autostrade, che gestisce metà della rete autostradale italiana, attira l’attenzione politica sin dal Ponte dell’Autostrada di Genova 2018, che sarà gestito dalla società.
Nell’ambito del sostegno del governo italiano per il ripristino del controllo delle autostrade, Atlantia è in trattative avanzate con un consorzio guidato dall’istituto di credito governativo italiano Gaza Deposito e Prestiti (CDP), che ha presentato un’offerta di acquisto ad Autostrade.
Tuttavia, l’ACS ha inviato una lettera alla sua partecipazione dell’88% in Autostrade di Atlantia, che si stima abbia un valore compreso tra 9 e 10 miliardi di euro ($ 12 miliardi) come misura per contrastare i piani del governo.
“Ad Atlantia dovrebbe essere concesso di prendere il tempo per considerare l ‘offerta di ACS”, afferma il documento DCI, aggiungendo che Roma non dovrebbe approvare il programma economico e finanziario di Autostrat basato su un accordo con la federazione guidata dal CDP.
Tale condizione è “una palese violazione del principio della libera circolazione dei capitali”.
L’offerta di CDP e dei suoi partner Macquarie & Blackstone si basa su una stima autostrat di 9,1 miliardi di dollari che alcuni investitori atlanticani, tra cui DCI, considerano troppo bassa.
Domenica, il quotidiano italiano La Stampa ha riferito che anche la società di investimento americana Apollo e il gruppo italiano Toto Holding potrebbero presentare offerte.
Il consiglio di amministrazione di Atlantia ha convocato l’assemblea degli azionisti del 28 maggio per la revisione dell’offerta guidata da CDP.
($ 1 = 0,8345 euro)
(Il rapporto di Francesca Landini è stato scritto da Angelo Amanda e curato da David Goodman, tradotto da Michael Sousin nella redazione di Danzica)
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