Cos’è il progetto Sabia Mar?

Cos’è il progetto Sabia Mar?

In un mondo sempre più complesso, dove l’esplorazione e l’uso eccessivo delle risorse naturali della terra è una realtà tangibile, è necessario considerare e proporre strategie per un loro uso ragionevole. Al contrario, le risorse marine vengono sfruttate allo stesso modo, violando anche i limiti fissati dagli accordi internazionali.

Ciò conferma la scelta strategica di considerare l’Argentina come un paese bicontinentale con una prospettiva meridionale e marittima. Enfasi sulla protezione e il controllo del nostro territorio, la cui costa marina è lunga più di 4.700 chilometri, oltre a più di 11.000 chilometri dell’Antartide argentina e delle Isole del Sud, che costituiscono una delle isole più grandi del mondo. Allo stesso modo, preservare gli oceani è una priorità nazionale e fa parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa all’interno delle Nazioni Unite, che nel suo obiettivo n. 14 mira a conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse.

Per raggiungere la conformità, lo sviluppo delle tecnologie spaziali e satellitari è diventato uno strumento essenziale per lo studio e la protezione dei mari e degli oceani, nonché per lo sviluppo dell’economia blu e la difesa della sovranità nazionale argentina.

In questo contesto il Progetto Sabia Mar (Application Satellite for Environmental Information of the Seas) nasce come iniziativa del Ministero della Difesa argentino con l’obiettivo di promuovere la sovranità nazionale e l’uso sostenibile delle risorse del Mare Argentino.

Lui Progetto Sabia Mar Mira a sviluppare una moderna piattaforma satellitare che consentirà il monitoraggio e la gestione delle risorse marine, nonché l’individuazione di attività illegali in mare. Inoltre, fornirà indicazioni preziose per il settore scientifico e produttivo, esprimendo al contempo l’iniziativa interministeriale Pampa blu.

Il progetto fa parte di Piano nazionale per la scienza, la tecnologia e l’innovazione 2030che mira ad aumentare gradualmente gli investimenti nel settore entro il 2032 per raggiungere l’1% del PIL. Inoltre, intende contribuire, tra gli altri, all’accesso universale a una salute equa e buona, allo sviluppo dei settori dell’industria spaziale, dell’aviazione, delle comunicazioni e della difesa e alla promozione della ricerca marittima e della sovranità. Il piano è attualmente in fase di attuazione, ma per fornire prevedibilità e affinché diventi una politica statale, è necessario che la Camera dei Rappresentanti lo trasformi in legge. Il progetto ha ricevuto dal 2022 una sanzione media al Senato (58 voti a favore e solo 1 contrario). 2023.

In questo quadro e con un piano da attuare in modo chiaro tra i vari settori del Paese, INVAP gioca un ruolo molto importante, in quanto genera radar meteorologici e radar di sorveglianza 3D. Attualmente lo èL’azienda lavora su SABIA-MAR con diverse istituzioni pubbliche e aziende private del sistema scientifico e tecnico nazionale, come il Comitato Nazionale per le Attività Spaziali (CONAE), il Comitato Nazionale per l’Energia Atomica (CNEA), l’Istituto Argentino di Radioastronomia (IAR), Università di La Plata (UNLP ), VENG, Ascentio, antenne IMERtra gli altri.

Inoltre, a fine aprile è stata completata con successo la Mission Critical Design Review (MCDR), dove oltre ai principali sponsor della missione, revisori esperti delle agenzie spaziali e di altre istituzioni internazionali come la National Aeronautics and Space Administration (NASA) e la Centro nazionale francese per gli studi spaziali (CNES), Agenzia spaziale brasiliana (AEB) e Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (INPE). Allo stesso modo, hanno partecipato rappresentanti dell’Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (EMTS), dello Scripps Institution of Oceanography e della società internazionale di servizi di consulenza e ingegneria spaziale Solinex rispettivamente dall’Italia, dagli Stati Uniti e dalla Germania.

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Nel complesso, il payload del satellite consentirà di ottenere informazioni dal mare con una risoluzione spaziale di 200 e 800 metri per studi sulla produttività primaria del mare, sugli ecosistemi oceanici e costieri, sul ciclo del carbonio, sulla biodiversità, sull’ecologia marina e sulla qualità delle acque costiere. Inoltre, grazie alle informazioni ottenute, faciliterà le decisioni relative alla gestione delle risorse della pesca, dell’acquacoltura e del turismo e al miglioramento e alla protezione dei settori produttivi.

In questo modo, il fatto di approfondire la tecnologia satellitare mostra ancora una volta la maturità dell’Argentina in questo settore, compresa la comunicazione con altri paesi, qualcosa che era evidente da molto tempo e ribadito con la missione SAOCOM 1A e 1B Dove hanno lavorato con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Inoltre, il 23 e 24 maggio 2023, presso il Centro Culturale Kirchner, si è tenuto nuovamente il convegno LATSAT, organizzato dal Gruppo Euroconsult e ARSAT. Dove i decisori del settore pubblico e privato del settore dei satelliti di collegamento e di osservazione della Terra in America Latina si sono incontrati con l’obiettivo di stabilire relazioni e discutere lo sviluppo di questo settore.

Questi nuovi strumenti consentiranno di connettere e lavorare tra diversi settori come piccole e medie imprese, cooperative, sindacati, organizzazioni sociali e università, offrendo così opportunità di sviluppo in diverse regioni del nostro Paese dei due continenti.

Essere un’ulteriore scommessa a sostegno di un settore strategico, osservando e difendendo la sovranità dei nostri vasti territori, sia nello spazio che sulla Terra.

Ingegnere delle comunicazioni, Master of Engineering Science (UNRC) e Diploma in Strategic Forecasting and Risk Management (UNDEF). Direttore dell’Osservatorio di Energia, Scienza e Tecnologia (OECYT) associato alla piattaforma Pueblo y Ciencia.

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