Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Anna Maria BerniniSi è aperta oggi a Pechino la XII Settimana sino-italiana della scienza, della tecnologia e dell’innovazione, in collaborazione con il Vice Ministro della Scienza e della Tecnologia della Cina, Zhang Guang Jun. Nel corso dell’evento è stato rinnovato il protocollo esecutivo stipulato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese per il biennio 2024-2025, incentrato sull’avvio di progetti di ricerca congiunti che possano ricevere finanziamenti. Da entrambi i lati. Dieci progetti selezionati in cinque aree tematiche (Agricoltura e Scienze Alimentari; Applicazione dell’Intelligenza Artificiale ai Beni Culturali; Fisica e Astrofisica; Energia Verde e Biomedicina), a cui l’Italia contribuirà con un contributo di 1,4 milioni di euro nel periodo di riferimento. L’evento si è aperto con un videomessaggio del ministro cinese della Scienza e della Tecnologia, Yin Hejun, che ha descritto Roma come un “partner importante” nell’innovazione. “La Settimana della scienza accelera lo scambio di risorse innovative e speriamo che dia nuovo slancio alla cooperazione scientifica e tecnologica”, ha affermato Cina e ItaliaIl Ministro ha sottolineato senza mancare di sottolineare le “solide basi” su cui si fonda la cooperazione intergovernativa nei settori sopra menzionati.
Bernini ha inoltre sottolineato l'”efficacia” della Settimana della Scienza nel rafforzare il legame tra ricercatori italiani e cinesi, che vedono “la cooperazione e la diplomazia scientifica come essenziali per affrontare le sfide del nostro tempo”. “Ogni anno questa iniziativa favorisce l’avvio di collaborazioni e stimola il confronto tra scienziati e ricercatori italiani e cinesi”, ha osservato il Ministro. Settimana della scienza Si è affermato come modello di riferimento imprescindibile per la comunicazione tra l’Italia e… CinaCiò ha favorito la partecipazione di circa diecimila esperti e la firma di oltre 150 convenzioni. Il Ministro durante la cerimonia di apertura ha affermato: “È necessario fornire risposte sempre più efficaci che tengano conto delle diverse esperienze, ed è nostro dovere collaborare insieme e senza esitazione nel sostenere la ricerca scientifica per il futuro dei nostri figli”. Un’iniziativa unica e un’opportunità eccezionale per migliorare l’integrazione delle competenze e potenziare le sinergie nei settori di ricerca più impegnativi”.
Alla cerimonia ha partecipato una delegazione italiana Pechino Il ministro lo ha definito “molto importante” e ha spiegato che “le nostre aspettative sono di cooperare e rafforzare la nostra cooperazione su questioni difficili che rappresentano il nostro futuro e il futuro dell’innovazione”. L’Italia punta inoltre a riequilibrare i rapporti economici, commerciali, accademici, scientifici e di ricerca con la Cina, nel quadro del Partenariato Strategico Globale previsto nel 2004, che potrebbe “organizzare” le idee già condivise dalla comunità scientifica dei due Paesi in materia di scienza. innovazione. Nel corso della sua missione in Cina, Bernini ha incontrato il Vice Ministro della Scienza e della Tecnologia, Zhang Guang giugnoche ha partecipato insieme al Ministro dell’Istruzione, Huai Jin Peng. Nel corso degli incontri è emersa la volontà di mantenere e rafforzare la cooperazione scientifica in settori di interesse comune, come il cambiamento climatico, la scienza polare, la biodiversità, la salute, la progettazione urbana e le tecnologie degli sport invernali. L’obiettivo dell’Italia, in questo contesto, è rendere la cooperazione scientifica con Pechino “sempre più trasparente e basata su principi di reciproco vantaggio”.
Nel corso della cerimonia di apertura, il Vice Ministro cinese della Scienza ha inoltre delineato una serie di proposte per favorire i futuri scambi con l’Italia. Zhang Guang JunChe ha evidenziato il ruolo positivo che la tecnologia gioca nello sviluppo dei due Paesi. “Italia e Cina sono due paesi con civiltà antiche e il partenariato strategico è la base della cooperazione”: nello scenario attuale, Roma e Pechino devono attuare gli accordi raggiunti dai loro governi, identificare nuovi settori prioritari per la cooperazione e sfruttare il potenziale disponibile di ricerca di base, industria avanzata e cooperazione tra PMI. Secondo il ministro cinese è inoltre necessario migliorare i meccanismi di cooperazione esistenti e incoraggiare maggiori scambi nel campo della formazione.
Il presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza ha sottolineato che l’edizione annuale della Settimana sino-italiana della scienza, della tecnologia e dell’innovazione acquista un valore di particolare importanza anche per essere “testimonianza della ripresa del lavoro dopo l’epidemia”. Ricardo VillariSecondo cui esiste “armonia di opinioni” tra i due Paesi. Il programma della settimana prevede workshop congiunti, conferenze di esperti italiani e cinesi, incontri individuali e visite a laboratori di ricerca e parchi scientifici. Le sessioni tematiche di due giorni coprono diversi ambiti, che vanno dalla tecnologia applicata ai Giochi Olimpici Invernali alla produzione intelligente, alla progettazione urbana e all’innovazione giovanile attraverso i parchi scientifici. La visita della delegazione italiana si è conclusa con una tappa all’Università Tsinghua di Pechino, che ha diversi programmi di cooperazione con il mondo accademico italiano. In collaborazione con l’Università di Bergamo e l’Università di Napoli, la Federico II promuove il Laboratorio italo-cinese di produzione avanzata (Ci-Lam); È partner da 15 anni nel campo dell’architettura e dell’energia del Politecnico di Torino, attraverso il quale è stato progettato il centro visitatori per le Olimpiadi invernali del 2022 e rinnovato lo scorso aprile il programma di dottorato congiunto; In collaborazione con il Politecnico di Milano, ha costituito in Lombardia il Centro Sino-Italiano per l’Innovazione del Design, il primo centro di didattica e ricerca in Europa.
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