I ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea, che si riuniscono domani a Bruxelles, affronteranno il problema che molti Stati membri, tra cui la Spagna, stanno affrontando a causa della gravità delle siccità. La delegazione di Madrid, così come le delegazioni di Portogallo e Italia, ne hanno chiesto l’utilizzo alla Commissione europea Fondi della Riserva Agricola per concedere aiuti agli agricoltori e allevatori colpiti. La delegazione portoghese ha presentato un documento contenente le sue richieste In partnership con la Spagna e con il sostegno di Roma e Parigi. Tra le richieste c’è quella Anticipi aiuti PAC Il pagamento può essere effettuato prima del completamento delle ispezioni sul campo e la Commissione sta valutando la possibilità di rendere i requisiti più flessibili in determinate pratiche mediante una maggiore conformità congiunta, regimi ambientali e il relativo sostegno. I ministri toccheranno anche lo stato dei mercati e altre richieste di assistenza alle riserve agricole, come la richiesta degli Stati baltici di sostenere il loro settore lattiero-caseario.
Durante questa riunione del Consiglio Agricoltura, saranno molto presenti i recenti avvenimenti registrati a Bruxelles, nell’ambito dei negoziati sul Patto Verde e del suo capitolo agricoltura. Fin dall’inizio, la commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha rifiutato La proposta della commissione sul cosiddetto “Ripristino della Natura”. L’obiettivo è Ripara l’80% degli habitat europei che sono in rovina. Propone un aumento generale della biodiversità in queste aree, con un aumento del numero di farfalle, uccelli e impollinatori, nonché del carbonio organico del suolo, che implica nuovi obblighi, richieste e maggiori costi per agricoltori e allevatori.
Tuttavia, va ricordato che la commissione per l’agricoltura non ha competenze in materia. Viene consultato solo per esprimere il proprio parere, in quanto l’autorità competente in materia è l’Autorità per l’Ambiente, che non ha ancora emesso un provvedimento. Sì, gli Stati membri lo hanno fatto attraverso i loro ministri dell’agricoltura, che hanno chiesto flessibilità nell’attuazione delle misure. La scorsa settimana, invece, la già citata Commissione Ambiente del Parlamento Europeo si è pronunciata su una proposta di revisione della Direttiva sulle Emissioni Industriali, che avrà importanti implicazioni per il bestiame. Sebbene i deputati escludano gli allevamenti espansi e biologici, sostengono l’applicazione dei regolamenti agli allevamenti bovini di 300 unità e agli allevamenti di bovini, suini e pollame di 200 unità.
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