BRUXELLES, 19 giugno (EFECOM).- La Commissione europea aprirà casi di disavanzo eccessivo contro Francia, Italia, Belgio, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Malta per aver violato il limite del 3% del PIL stabilito dalle regole di bilancio dell’UE per apportare aggiustamenti nei prossimi anni per correggere i loro conti vogliono
D’altra parte, l’esecutivo sociale ha deciso questo mercoledì di non avviare la stessa procedura contro Spagna, Repubblica Ceca, Estonia, Slovenia e Finlandia, anche se hanno superato il limite stabilito nel 2023, perché i loro deficit sono prossimi. Si prevede che il 3% circa lo ridurrà presto dopo aver apportato tagli sostanziali negli ultimi anni.
Bruxelles ha preso questa decisione dopo aver esaminato la situazione specifica di ciascuno di questi dodici Stati membri, che hanno chiuso l’ultimo anno finanziario con una differenza tra entrate e spese pubbliche superiore al 3% del Pil.
Quanto alla Francia, è stata messa in guardia dalla Commissione europea dopo aver chiuso il 2023 con un deficit del 5,5%. Inoltre, le ultime previsioni dell’Esecutivo comunitario prevedono revisioni minori, rispettivamente al 5,3% e al 5% quest’anno e nel 2025.
L’avvio della procedura contro Parigi coincide con la convocazione delle elezioni legislative da parte del presidente francese Emmanuel Macron in seguito ai risultati delle ultime elezioni europee del 9 giugno, in cui ha vinto il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. , Ricostruzione Nazionale.
Interrogato su questa temporanea coincidenza, Valdis Dombrovskis, vicepresidente economico della Commissione europea, si è astenuto dal commentare la situazione politica in Francia, ma ha separato i due casi perché l’apertura di dossier per deficit eccessivi era “già annunciata da Bruxelles. Tanto tempo fa”.
Per quanto riguarda l’Italia, il Paese ha chiuso con uno scostamento di bilancio pari al 7,4% nel 2023, che scenderà al 4,4% quest’anno e al 4,7% nel 2025, secondo l’Amministrazione sociale.
Inoltre, l’amministratore sociale ha tenuto conto del livello del debito pubblico, che funge da fattore peggiorativo ed è pari al 137,3% del Pil in Italia e al 110,6% in Francia.
Per quanto riguarda gli altri Paesi che hanno deciso di aprire la Coppa di Bruxelles, lo scorso anno il Belgio ha chiuso con un deficit del 4,4%, la Polonia con un deficit del 5,1% e l’Ungheria con un deficit del 6,7%, mentre si sono registrati scostamenti nei conti di Slovacchia e Malta. 4,9%
L’apertura dei dossier per disavanzi eccessivi segna l’inizio di un periodo di monitoraggio rafforzato da parte delle autorità comunitarie fino a quando ciascuno dei paesi interessati non ripulirà i propri conti finché la deviazione di bilancio non sarà inferiore al 3%.
Secondo il nuovo quadro finanziario recentemente adottato dalle istituzioni sociali, ciascuno di questi Stati dovrà effettuare ogni anno un aggiustamento strutturale minimo pari allo 0,5% del PIL, che sarà incluso negli stessi canali finanziari degli altri soggetti interessati. , dovranno concordare con la Commissione europea nei prossimi mesi. EFECOM
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