I confini tra sogno, fantasia e realtà sono temi fertili della creazione. Ora è la prestigiosa compagnia italiana di teatro e danza formata da Daria Diflorian e Antonio Tagliarini ad esplorare quei confini, oltre la Quarta Parete, che vengono sempre più trascesi nelle arti performative odierne. Il suo suggerimento è già chiaro nel titolo: Il paradiso non è fondamentaleche si può tradurre perché il cielo non è uno sfondo né un set.
“Per noi è un dialogo sempre più necessario – affermano gli ideatori -, perché a volte litighiamo quando respiriamo di nuovo l’aria della realtà, dopo aver confinato le prove, fatte di improvvisazione e allenamento, rendendoci conto che la vita è altrove. Cercheremo di abbattere quei muri, tutti loro, non solo il muro Il quarto conosciuto.
Il confine tra sogno e realtà “Un dialogo sempre più necessario, rendendosi conto che la vita è altrove”
Lo spettacolo è stato presentato in anteprima nel 2016 a Losanna (Svizzera), con l’epidemia fermata, metà dell’Europa ha viaggiato. Ora arriva al Teatro Gràcia, dal 5 al 7 maggio, come parte del programma internazionale Teatre Lliure di questa stagione.
Il paradiso non è fondamentale (15% di sconto su EntradasdeVanguardia.com) è l’ottava produzione di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, che hanno firmato la paternità, la regia e l’interpretazione, da quando hanno iniziato il proprio percorso nel 2008. riavvolgereSaluto per Caffè Muller di Pina Bausch.
D’altra parte, si apre oggi canto crudo, un pezzo che unisce ricerca documentaria, realtà speculativa e fantascienza sull’emergenza climatica e il capitalismo. Responsabile è la compagnia residente del Teatre Lliure AzkonaToloza, che afferma: “Dobbiamo ascoltare attentamente le voci degli elementi che, nonostante la composizione del pianeta, non sono riconosciute come persone dalla legge. Lo sono, ma sono non.”
canto crudo Parte della ricerca è nel campo dello sfruttamento delle risorse naturali come unico modo per far avanzare il capitalismo. AzkonaToloza presenta lo spettacolo all’Espai Lliure de Montjuïc dal 4 al 22 maggio.
La versione catalana, qui
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