Rover cinese Zorong Ha rivelato progressi significativi nell’esplorazione Marte La scoperta di misteriose strutture poligonali sepolte a 35 metri di profondità nell’Utopia Planitia, uno dei bacini da impatto più grandi del pianeta e del sistema solare. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Astronomia della naturasuggerisce il passato Il clima di Marte è più complesso E più dinamico di quanto pensassimo fino ad ora.
Rilevamento radar sotterraneo
Dotato di un avanzato radar a penetrazione del suolo (GPR), Zhurong ha identificato 16 strutture poligonali entro un raggio di 1,2 chilometri. Si ritiene che questi modelli, che vanno da centimetri a decine di metri di diametro, si siano formati tra 2,9 e 3,7 miliardi di anni fa, durante il tardo periodo esperiano e il primo periodo amazzonico. Questa scoperta suggerisce che il primo Marte potrebbe aver avuto condizioni climatiche simili a quelle trovate nelle regioni polari della Terra.
Gli scienziati, guidati da Li Zhang dell’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze, propongono due teorie principali per spiegare la formazione di queste strutture. Un’ipotesi è che si siano formati a seguito di ripetuti cicli di congelamento e scongelamento, il che significa che all’epoca erano presenti acqua e ghiaccio. Un’altra teoria punta ad un’origine vulcanica, poiché il raffreddamento dei flussi di lava potrebbe aver creato queste forme.
Implicazioni per il clima di Marte
Queste strutture poligonali, sepolte sotto la superficie di Marte, potrebbero essere indicative di un importante cambiamento climatico avvenuto nel passato del pianeta. La presenza di tali modelli indica che Marte ha subito cambiamenti drammatici nel suo clima, passando da un ambiente freddo e umido a condizioni più secche. Inoltre, le scoperte di Zurong suggeriscono che l’asse di Marte potrebbe essere cambiato in modo significativo nel passato, suggerendo un pianeta molto più dinamico di quanto si pensasse in precedenza.
Sebbene il rover Zhurong sia andato in ibernazione nel maggio 2022 e non sia più attivo, la sua eredità rivela ancora segreti su Marte. Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra conoscenza del Pianeta Rosso, ma sollevano anche domande affascinanti sul suo passato acquatico e sui possibili cambiamenti climatici che ha subito nel corso di miliardi di anni.
ies (astronomia naturale, avviso scientifico)
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