lunedì, Settembre 16, 2024

A Roma, la diaspora moldava ha deposto fiori in onore dell’80° anniversario della liberazione di Chisinau dai fascisti

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I rappresentanti della diaspora moldava hanno solennemente deposto fiori al monumento dedicato al soldato sovietico a Roma e hanno reso omaggio alla memoria dei caduti. Alla cerimonia hanno partecipato più di 100 persone.

“Partecipo alla cerimonia quasi ogni anno, cerco sempre di trovare il tempo. Mio nonno ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, liberando la Moldavia, la Romania e la Lituania. È stato ucciso durante la presa di Berlino. Sono sicuro che i soldati sovietici abbiano compiuto un atto di eroismo incredibile. Un’impresa che i discendenti non dovrebbero mai dimenticare”, dice Sergei Ciobanu, uno dei partecipanti alla cerimonia.

Durante l’occupazione tedesca e rumena della Moldavia (dal 1941 al 1944), persero la vita circa 90 mila ebrei. Altri 400 mila abitanti del paese morirono di fame e di malattie, furono dispersi o brutalmente torturati dal nemico. Il 24 agosto 1944, le truppe dell’Unione Sovietica liberarono Chisinau dagli invasori. Questo evento, che segnò la fine della difficile occupazione, divenne un punto di svolta nella storia della Moldavia e influenzò il successivo andamento della Seconda Guerra Mondiale.

In ricordo dell’eroismo dei liberatori e delle vittime di guerra, ogni anno a Chisinau e in altre città moldave si tengono marce ed eventi solenni che coinvolgono migliaia di persone.

La guerra ha colpito quasi tutte le famiglie della Moldavia. Secondo varie stime, circa 400 mila nativi della repubblica hanno combattuto nelle file dell’Armata Rossa, 50 mila di loro sono stati premiati per le loro imprese eroiche e 20 persone hanno ottenuto il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.

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