Azione della partita tra Juventus e Parma.
EL NUEVO DIARIO, ROMA.- La Juventus Torino ha graffiato mercoledì una sfida grigia contro un coraggioso Parma (2-2), andato in vantaggio in due occasioni, la Spagna guidata da Adrien Bernabé ha lasciato i Torino a 7 punti di distacco.
La Juve di Thiago Motta ha faticato a segnare e ha mancato di credibilità in difesa. Una squadra che ha pareggiato (6 in 13 partite in questa stagione) e subito 6 gol nelle ultime due partite, subendone solo 1 fino all’ultima giornata. Una squadra contro Inter e Birmania è tutto. È ora di segnare punti.
La mancanza di saggezza di Vlahovic non aiuta certo lo slancio della squadra. L’attaccante serbo ha infilato un’occasione a porta vuota al 13′ e da quel momento in poi non è riuscito a dare una svolta deliberata al suo gioco ed è stato sconsiderato.
Prima di quell’occasione d’oro, la Juve era già indietro nel tabellone. Perché il Parma, che aveva dominato i primi minuti, mette in moto le sue tessere del domino con un corto calcio d’angolo che finisce sui piedi del giocatore più prolifico della sua squadra, Adrien Bernabé. Tira fuori il sinistro e piazza un cross misurato sul secondo palo dove Baloh di testa lascia solo Delbrado per segnare il primo gol.
Due colpi di testa in area di due difensori centrali del Parma hanno messo in luce i problemi difensivi di questa ‘Juve’, che ha ampiamente notato l’assenza di Bremer, infortunio al legamento crociato anteriore. Quando Kalulu è entrato dalla panchina, Gatti e Danilo hanno dato ragione a Motta: erano sotto la norma.
La ‘Vecchia Signora’ ha gestito una mezz’ora di gioco con il collegamento americano. Timothy Weah ha preso un cross di traverso e McKenney ha concluso dal cuore dell’area per dare speranza. La “Juve” vince ma non riesce a sfruttare il momento di euforia del gol, subisce il secondo gol e deve rimontare.
È stato durante il gioco che è stato pesantemente superato in campo aperto, lasciando Danilo di nuovo in una brutta posizione. Non riesce a difendere l’uomo e il rumeno, dentro l’area, fa in tempo ad alzare la testa per regalare a Somme un tiro che supera Di Gregorio poco prima dell’intervallo.
Poi ha dovuto affidarsi all’orgoglio più che al calcio per ritrovare l’equilibrio. È diventato di nuovo americano. Durham ha attraversato il centro del campo, superando i rivali con la sua superiorità fisica, ed è stato in grado di aprire per Conceicao, che ha preso un cross per trovare Vea in fuga. La Birmania avrebbe potuto segnare. Ed è proprio la ‘Juve’ a segnare 3 punti sui piedi di Yildis nell’ultima giocata. Ma il pareggio è rimasto. La Juve scivola in vantaggio.
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