Economia italiana, crescita zero

Sebbene i dati fossero attesi, la notizia che l’Italia era bloccata a crescita zero, secondo i dati del 2005, è caduta come una doccia fredda sulla coalizione di centrodestra del Primo Ministro Silvio Berlusconi. Pertanto, le cattive notizie per l’attività economica sono diventate una delle questioni centrali nella campagna economica per le elezioni parlamentari generali previste per il 9 e 10 aprile.

Gli economisti sottolineano che il Paese soffre di una combinazione di scarsi risultati nei consumi delle famiglie, calo degli investimenti e perdite nette nel commercio estero. Nel 2004 l’attività è cresciuta dell’1,1%, mentre anche nel 2003 si è registrata una clamorosa crescita zero dell’economia.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2005 sono andati perduti anche 102.000 posti di lavoro a tempo pieno, il che equivale al doppio rispetto al crescente fenomeno dei lavori precari e part-time che hanno contribuito al deterioramento del potere d’acquisto. – Settori di attività a reddito fisso.

Guglielmo Epifani, leader del più grande sindacato italiano dominato dall’opposizione di sinistra di Berlusconi, ha detto: “Il governo ha fallito in tutto e abbiamo perso cinque anni”. Ha detto: “Il progetto è iniziato cinque anni fa (con la vittoria di Berlusconi nel 2001) per rivitalizzare il Paese attraverso tagli fiscali, aumentando le tasse sul patrimonio e sul reddito e riducendo i diritti dei lavoratori, ma è fallito”.

I dati statistici mostrano che lo scorso anno il deficit statale è salito al 4,1%, mentre il limite fissato dall’Unione Europea è del 3%. Anche l’Italia registra un debito pubblico pari a circa il 106% del Pil.

Il leader dell’opposizione di centrosinistra Romano Prodi ha affermato che l’Italia è in ritardo nella performance economica a livello europeo, che nel 2005 ha registrato una crescita media dell’1,6%. “La situazione è pericolosa e richiede cambiamenti radicali”, ha detto Brody.

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Ieri il quotidiano La Repubblica ha pubblicato un nuovo sondaggio condotto da un seggio elettorale, che ha leggermente ampliato il vantaggio dell’opposizione sul governo conservatore Berlusconi nelle elezioni che si terranno dal 9 al 10 aprile. La coalizione di centrosinistra riceverà il 52,5%, contro il 47,3% della coalizione di centrodestra.

Nonostante le notizie scoraggianti provenienti dall’Italia, il Primo Ministro Silvio Berlusconi ieri ha assistito ad un’altra giornata eccellente della sua visita negli Stati Uniti, con il Presidente George Bush che gli ha organizzato un sostegno aperto ed esplicito, anche se ha detto di non volerlo fare. Interferire negli affari interni italiani. Berlusconi ha parlato davanti al Congresso di Washington e ha dichiarato di essere un leale alleato di Bush. “Quando vedo la vostra bandiera, vedo soprattutto un simbolo globale di libertà e democrazia”, ​​ha detto.

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