I mercati puniscono l’imminente governo “anti-establishment” in Italia | Economia

Un cattivo presagio sui mercati per il governo che, se nulla lo impedisce, sta per nascere in Italia per mano del Movimento 5 Stelle e della Lega. Ore prima dei leader di entrambi i partiti Anti-establishment Il loro candidato primo ministro, il professore universitario Giuseppe Conte, è stato svelato e gli investitori hanno mostrato ancora una volta la loro sfiducia. Sia il debito che il mercato azionario italiano hanno registrato performance deludenti. Il premio per il rischio è salito di 21 punti base in un giorno – a 185 – e il mercato azionario ha chiuso in ribasso dell’1,5%. Ma gli analisti temono che ciò non sarà nulla in confronto a ciò che accadrà se il futuro governo rimarrà fedele al suo programma.

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Prima di conoscere il nome del prossimo primo ministro, l’associazione dei datori di lavoro Confindustria ha messo in guardia dai pericoli. “Non hanno le risorse per quello che vogliono fare”, ha detto il presidente, Vincenzo Boccia. Ma non sono solo parole. I numeri cominciano a mostrare l’ostilità del mondo finanziario verso i nuovi piani dell’esecutivo. Il confronto tra le due grandi economie del sud dell’Unione europea è duro: lo spread tra gli interessi pagati sui titoli a 10 anni in Italia e Spagna è salito a 88, il livello massimo in sei anni, dopo i momenti peggiori dell’euro. calamità.

Se confrontato con Mazzo In Germania – il titolo di riferimento considerato il più sicuro – il premio per il rischio ha già raggiunto i 185 punti, un livello record da ottobre. Si tratta di un livello addirittura inferiore a quello registrato durante le tensioni dello scorso anno per le elezioni presidenziali francesi, che l’estrema destra Marine Le Pen aspirava a vincere. Ora è il suo partner e compagno ideologico Matteo Salvini, leader della Lega, ad avere molte possibilità per impostare l’agenda politica italiana.

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Piani dei futuri funzionari del governo italiano – un vago reddito di base per i cittadini che non entrerà in vigore prima di due anni; Una radicale riduzione delle tasse, con l’introduzione di un’aliquota forfettaria per famiglie e aziende; E più spesa sociale, anche se solo per gli italiani… – preoccupa molto le cancellerie e i mercati europei. La preoccupazione è emersa nuovamente lunedì, dopo una settimana di incertezza dovuta alle notizie provenienti da Roma.

Anche la Borsa di Milano risente degli effetti del terremoto politico. L’indice MIB ha guidato le perdite sui mercati azionari europei e ha chiuso in ribasso dell’1,52%, il livello più basso in un mese e mezzo. L’idea che l’Italia – la terza economia dell’eurozona e il paese europeo con il debito pubblico più alto dopo la Grecia – sia pronta a raddoppiare la spesa pubblica, tagliare le tasse e rinunciare alla riforma delle pensioni fa alzare le sopracciglia. Le tensioni in Italia hanno anche aiutato l’euro a scendere rispetto al dollaro e ad altre valute.

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