Nelle prime pagine del romanzo Jean-Baptiste Andrea (Saint-Germain-en-Laye, 1971), racconta il narratore: “Mia madre scoprì di essere incinta quando mi sentii sorpreso dal colpo dello scalpello… Sarebbe diventata una scultrice, annunciò”. Il padre, artigiano scultore, pensò che fosse meglio risparmiarti una vita dura se non fossi Michelangelo.
La madre risolve la questione e il protagonista confessa: “Mi chiamo Michelangelo Vitaliani”. Il protagonista perderà presto il padre, e la madre lo manderà dalla Francia in Italia, terra d’origine della sua famiglia, per fare l’apprendista presso lo zio Alberto, un piccolo regista, violento, ubriaco e violento. Da un insignificante laboratorio alle porte di Torino inizia la vita di Michelangelo Vitaliani, conosciuto da tutti come Mimo.
Soffrendo di nanismo, questo eroe orfano e povero impara presto i rigori della vita e si fa strada con la scultura e il suo talento. Un erede Oliver TwistScritto da Dickens, racconta la sua lunga odissea dall’infanzia all’età adulta, Con le sue opportunità di trascendere la rigidità delle classi sociali all’inizio del XX secolo.
Ma il romanzo si apre nel 1986 in un monastero. Un narratore onnipotente ci introduce a un mistero, la chiave della storia. Un uomo morente, circondato dai monaci, trascorre i suoi ultimi giorni nella scuola dove si era rifugiato da anni. Non lontano dalla sua cella, Pietá Vitaliani, l’opera magnum di Mimo Vitaliani, opera segreta nascosta dal 1951, ha avuto effetti sui suoi ammiratori, al punto che alcuni studi parlano di intervento demoniaco.
Naturalmente lo scultore moribondo Vitaliani, alla fine della sua vita, rivela la sua anima. Un romanzo a metà tra uno strano Oliver Twist all’italiana e Un capolavoro sconosciutoBalzac, nella sua riflessione sull’arte e sulla statuaria, questa Pietà di Vitaliani è avvolta nel mistero, negli incantesimi e nelle illazioni mistiche.
Ha scritto Andrea, regista e sceneggiatore, vincitore del premio Goncourt 2023 Una storia di fantasia romanzesca, con allusioni a grandi opere classiche. L’amicizia dello scultore adolescente con la giovane Viola, la figlia più giovane del marchese Orsini, contribuisce ad espandere la pittura dell’Italia in mezzo al cambiamento. Con l’avvento del fascismo, l’alleanza tra aristocrazia, politici e clero, Mussolini voleva grandi modifiche architettoniche del paese, ricco di grandi colonne e sculture decorative.
Lontana dal mondo della nobiltà, Viola è una grande lettrice che vuole trovare le ali per il volo umano, visita il cimitero per parlare con i morti e sul suo conto si diffondono voci di stregoneria. Viola, che presta libri a Mimo, gli fa conoscere approfonditamente la cultura. Si ameranno come amici, le occasioni della vita li separeranno e li riuniranno molte volte, gemelli cosmici, saranno la coppia più bella di questa storia. Apprendista della bella Viola Orsini e artista nana, attraversa il mondo sotterraneo e tutti i luoghi emarginati fino a diventare una famosa e ricca scultrice.
Ognuno a modo suo, meraviglioso e fuori dagli schemi, Criticava il sistema e talvolta si vendeva al potere per sopravvivere; La cosa affascinante della loro relazione è che è un amore impossibile che non finge di essere impossibile. Amicizia ai massimi livelli. La curiosità si è trasformata in arte. Gli altri gruppi di questa storia creano un piccolo teatro di follia, ambizione, violenza, gelosia e orrore. In questa occasione, il Concorde ha fornito, Non molta spavalderia creativa o serietà, ma un lavoro intelligente molto tradizionaleMa avvincente dall’inizio alla fine.
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