ANSMED – Roma – L'11 febbraio di quest'anno si celebra anche la Giornata internazionale delle donne e dei giovani nella scienza, istituita nel 2015 con l'obiettivo di promuovere un accesso pieno ed equo alla partecipazione alla scienza. È un'occasione per riflettere sui risultati finora raggiunti, ma soprattutto sui tanti risultati che restano da raggiungere in Italia.
La prima parte dei dati è stata fornita dall'Osservatorio Deloitte Stem: le ragazze italiane iscritte alla professione delle cosiddette materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) rappresentano solo il 14,5% delle iscrizioni universitarie, una percentuale molto inferiore a quella europea. media.
Quasi la metà degli intervistati parla ancora di stereotipi di genere, che spesso rappresentano un forte ostacolo alla conduzione di questi studi. Questo divario finisce per avere ricadute amplificate nel mondo del lavoro, come dimostra uno studio del 2023 pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe: Le donne in Europa stanno gradualmente abbandonando le carriere accademiche e rappresentano solo il 33% dei ricercatori e appena il 26% dei ricercatori. Figure di spicco come professori e direttori di dipartimenti e centri di ricerca.
Il divario è particolarmente accentuato nei settori STEM: se nelle discipline umanistiche le donne ricoprono più del 30% delle posizioni professionali più elevate, la percentuale scende al 22% nelle scienze naturali e al 17,9% nei campi legati all’ingegneria e alla tecnologia.
Anche in questo caso l’Italia è molto indietro, occupando la penultima posizione in Europa. Ma le barriere che devono essere abbattute esistono già in tenera età. Secondo i dati di un’altra indagine condotta da Ipsos per Save the Children e pubblicata nel 2022, le ragazze continuano a considerare le materie scientifiche “non adatte” a loro, anche se interessano il 54% delle studentesse.
Per superare le difficoltà che donne e ragazze continuano ad affrontare possono essere utili iniziative come quella dell’Università degli Studi di Milano, che ha lanciato un bando per progetti coordinati da giovani ricercatrici rientrate dalla maternità: l’obiettivo è motivarle a Continua. Il suo percorso professionale scientifico.
Il progetto “Girls@Polimi – Borse di studio per future donne ingegnere” del Politecnico di Milano mira a sostenere le studentesse nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneria e matematica (STEM), che mira a incoraggiare le ragazze a raggiungere i propri obiettivi. Molte università, istituzioni ed enti di ricerca trarranno beneficio dalla giornata dedicata alle donne e alle ragazze per avvicinarle al mondo della scienza.
Tanti gli eventi che coinvolgono l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, da Roma a Cagliari, passando per Torino e Firenze, con lezioni, incontri e spettacoli teatrali rivolti soprattutto alle giovani studentesse.
Anche i canali social dell’Infn aderiscono alla campagna #WomenInScience, che darà spazio ai contributi di quattro grandi scienziate per l’avanzamento della conoscenza: Vera Cooper Rubin, Marita Blau, Chen-Shiung Wu e Mila Baldo Ciulín. Anche l'Istituto Nazionale di Astrofisica punta sulla mostra: “STEMmano ponno esse donne o ponno esse scientiate”, organizzata dal progetto di editoria scientifica La Scienza Coatta, che si terrà l'11 febbraio a Roma (ANSA).
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