La Lega Professionistica ha trasmesso l’audio VAR dell’azione in cui, al termine della partita, il Velez si è visto negare un calcio di rigore contro l’Argentinos, a La Paternal. Era un gioco in cui Lucas Pristiani, del Fortin, lottava per la palla con Javier Cabrera, del Picho. Un giocatore della squadra locale cade a terra e tocca il pallone con il braccio sinistro. Dal dialogo avvenuto tra l’arbitro Pablo Echavarría e il responsabile tecnico del VAR Nazareno Araza, Notarono chiaramente questa situazione e la considerarono impunita.
L’emittente che presenta il video spiega che quanto accaduto con Cabrera era in… “normale” Non viene quindi punito per essere una “mano d’appoggio”.
“Stai attento là fuori”, inizia Echavarría. “Chiaro”, dice il giudice assistente. Allora Echavarría esclamò con forza: “Il braccio ha una posizione normale”. Insiste sullo stesso concetto: “Colpisce la palla sul braccio in una posizione naturale”. Arasa prende la parola: “C’è una mano possibile. Rilasciami la telecamera numero 2. È attaccata al corpo. Lasciami aspettare un secondo.” L’assistente del VAR Mariana de Almeida ha poi dato la parola: “Non fare appello”. “Aspetta un attimo, Pablo, per favore,” dice Arasa, “non è come se stessi tirando una mano. La posizione normale è all’apice dei bicipiti. Okay?” Pablo, quello che hai linkato è perfetto, puoi riprenderlo.”.
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C’era molta rabbia nei Phillies: se avessero vinto la partita, la squadra avrebbe avuto la certezza di restare nella division.
Nella stessa partita si verificò un altro fallo di mano di un giocatore dell’Argentinos mentre il Velez si guadagnava un calcio di rigore. Era di Pitolo, un centro dopo Joaquín García. Echavarría ha concesso un calcio di punizione, ma dal replay si è notato chiaramente che era all’interno dell’area di rigore. Questa non era un’opera espositiva, ma un’opera realistica. Questo audio non è stato trasmesso dalla NBA, almeno fino a domenica sera…
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