Il Paese ha circa 380.000 organizzazioni all’interno dell’economia sociale, e la regione settentrionale della Lombardia è concentrata il maggior numero di esse, con oltre il 15 per cento dell’intero Paese, con il 22 per cento di valore aggiunto, seguita dall’Emilia-Roma, anche in il nord, all’8 e al 15 per cento.
Un dipendente del settore privato su 10 è associato a una di queste organizzazioni, e ha anche evidenziato il primo rapporto sull’argomento – diffuso attraverso una tavola rotonda in formato digitale – di Euricse e dell’Istituto nazionale di statistica (Istat).
L’istruzione con oltre il 60 per cento dei dipendenti e il valore aggiunto, seguita dalla sanità e dall’assistenza sociale rispettivamente al 45,1 e al 35,9 per cento, sono i settori con la percentuale più alta, sebbene le organizzazioni lavorino maggiormente nei settori tecnico, sportivo e dell’intrattenimento.
Secondo il rapporto, il numero di persone che lavorano in questo modo supera 1,52 milioni e più di 5,5 milioni di volontari, e le donne rappresentano il 57,2 per cento del totale, con un livello medio di istruzione superiore agli uomini che lavorano nelle aziende tradizionali.
Inoltre, tre organizzazioni su quattro sono associazioni, ma le cooperative impiegano più di tre quarti del numero totale di dipendenti e contribuiscono in misura maggiore alla creazione di valore aggiunto nell’economia sociale con una partecipazione del 60 per cento, pari a 28.600 milioni di euro.
Dalla sua introduzione, il documento ha evidenziato che, a partire dall’ultimo quarto del XX secolo, il contributo di queste organizzazioni a una crescita economica più sostenibile e sostenibile a favore dell’occupazione è diventato sempre più evidente, affrontando efficacemente diversi problemi sociali irrisolti. Oltre a contribuire a ridurre i livelli di disuguaglianza.
In questo senso, ha indicato che c’è una maggiore consapevolezza della necessità di rivalutare il proprio ruolo e la consapevolezza che rappresentano un efficace disegno istituzionale e metodo organizzativo, più e talvolta più dei metodi tradizionali, in una vasta gamma di attività produttive .
msm / smp
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