I leader dell’Olé Sports Summit arriveranno il 5 e 6 settembre! Usina del Arte sarà la sede del più grande evento del settore sportivo in America Latina. Giocatori, allenatori, dirigenti e tutti i tipi di professionisti saranno presenti a Buenos Aires. Pochi potranno dire di essere campioni del mondo e uno di loro sarebbe proprio il brasiliano Mauro da Silva Gomez, premiato ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti.
In uno sport in cui gli stereotipi spesso definiscono i giocatori, Mauro Silva si è distinto come una notevole eccezione. Nato a São Bernardo do Campo, il 12 gennaio 1968, l’impavido centrocampista ha sfidato ogni aspettativa. Ed è diventato una figura leggendaria nel Deportivo de la Coruña, proprio come Lionel Scaloni.
Sebbene sia nato e cresciuto in Brasile, il suo stile di gioco sfida l’immagine tipica del calciatore brasiliano di Jogo Bonito. Ha iniziato la sua carriera nel 1985 al Club Guaraní, ma è stato al Bragantino che ha iniziato a distinguersi. La sua forza fisica e disciplina tattica hanno attirato l’attenzione di La Coruña nel 1992. Il “Superdépor”, come venne chiamata quella squadra, trovò in Mauro Silva un leader indiscusso del centrocampo.
Sebbene la sua posizione naturale fosse quella di un centrocampista difensivo, la sua versatilità e visione del gioco gli hanno permesso di influenzare la riconquista della palla e la creazione di occasioni offensive. Insieme a nomi famosi come Bebeto e Fran, Mauro Silva ha portato il Deportivo al vertice, conquistando titoli storici come La Liga e la Copa del Rey.. Alla fine, avrebbe giocato 439 partite per Los Herculinos. Un mito assoluto.
445 calciatori sono diventati campioni del mondo in quasi 100 anni di storia. E Silva è uno di loro. Carlos Alberto, giocatore della nazionale brasiliana del 1994, a volte usciva con quattro centrocampisti e, oDopo le cinque. Tuttavia, Mauro Silva e Dunga non sono stati fuori 11 in tutto il Mondiale. Il quinto di La Coruña, ha giocato tutte e sette le partite di Coppa del Mondo e ha finito per vincere il Rose Bowl contro l’Italia ai rigori.. Inoltre, ha vinto la Bolivia America’s Cup del 1997.
Ma l’eredità di Mauro Silva non si limita ai successi in campo. Dopo il ritiro nel 2005, l’ex calciatore ha trovato un nuovo ruolo come commentatore e analista di media sportivi.Condividere la sua saggezza e conoscenza del gioco. Un prezioso testimonial che darà molto di cui parlare al prossimo Olé Sports Summit
Salva la data. Dal 5 al 6 settembre si svolgerà a Buenos Aires, nella celebre Usina del Arte, luogo simbolo della capitale federale, lo Sports Leaders Summit.. Sotto gli auspici di Olé, il più grande evento del settore sportivo in America Latina arriva in Argentina, con la partecipazione di oltre 25 paesi, 100 aziende e più di 30 relatori. Tra loro ci sono luminari come Claudio Tapia (Presidente della Confederazione calcistica asiatica), Javier Tebas (Presidente della Liga) e Iris Cordoba (Direttore generale del GSIC).
Il vertice tra Mauro Silva, Lugano e Burdisso nel 2022
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