Domani, giovedì, alle 18.30, la Comunità di Sant’Egidio terrà nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere una preghiera “Morire con speranza” dedicata alle 65.000 persone uccise nel Mediterraneo o su altre rotte dal 1990 e una veglia presieduta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Vaticano
Domani, giovedì, alle sei e mezza del pomeriggio, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere saranno ricordate le 65mila persone morte dal 1990, nel Mediterraneo o su altre rotte, o via terra, dall’emigrazione verso l’Europa. Un dato drammatico, che negli ultimi anni ha registrato un’allarmante accelerazione: dal 2015, infatti, fino a 24.000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo e sulle rotte di terra cercando di raggiungere l’Europa, con gli orrendi massacri di Cotro, in Italia, e di Kalamata , Grecia, negli ultimi giorni. Su una nota della Comunità di Sant’EgidioOccorre che questi drammi “scuotano le coscienze dell’Europa e la spingano a ristabilire missioni di salvataggio in mare e ad aprire rotte legali e sicure sul modello dei corridoi umanitari”.
Prega per coloro che sono morti durante i viaggi in Europa
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, celebrata ieri, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a partecipare alla veglia organizzata con altre associazioni impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione di persone in fuga da guerre o situazioni insostenibili nel proprio Paese. Paesi: Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione per i Migranti, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Scalabrini International Migration Network, Associazione Cristiana Lavoratori Italiani, ACLI, Società della Comunità Papa Giovanni XXIII, Cultura e Sport per l’Europa, ACSE. La veglia che sarà presieduta dal card. Matteo Zubi, presidente della Conferenza episcopale italiana, in memoria dei caduti durante i viaggi in Europa.
Ricorda i nomi dei defunti
Durante la veglia di Santa Maria in Trastevere verranno ricordati alcuni nomi dei defunti e verranno accese candele in loro memoria. Alla basilica e alla piazza, attraverso uno schermo gigante, parteciperanno tanti immigrati di diversa provenienza, compresi quelli giunti in Italia con passaggi umanitari, così come i parenti e gli amici di chi ha perso la vita in mare.
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